Minimo Teatro in scena a Bolognola con “Spina Christi – il solco della conoscenza”

Quest’anno e per la prima volta è Bolognola, il più alto comune delle Marche, a ospitare lo spettacolo conclusivo del 38°anno della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione, la storica etichetta del Minimo Teatro diretto da Maurizio Boldrini. 

 “Spina Christi – il solco della conoscenza” è il titolo dello studio scenico presentato nell’alta quota di Bolognola, sabato 24, ore 21.00, presso la Sala Filippo Marchetti. È il risultato di un percorso drammaturgico che ha avuto come tema operativo la percezione individuale dell’esterno in situazione estrema, campione d’indagine è stato Gesù nella passione e crocifissione. Le classi congiunte della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e di Ingegneria Umanistica hanno riscritto le quattordici stazioni della “via crucis” e hanno scritto sette pensieri di Cristo prima egli pronunci ciascuna delle sette parole in croce.

Raggiungere Bolognola, un luogo dove non ci si passa ma che ci si va solo appositamente, sarà per gli spettatori come percorrere una sorta di “calvario”, quei pochi che saliranno fino a Bolognola saranno però premiati da un arte che meraviglia e che è l’apice del linguaggio teatrale. Lo spettacolo è dedicato a Pier Paolo Pasolini e a Giovanni Prosperi, il poeta del Minimo Teatro scomparso improvvisamente  il 3 di luglio. Proprio due testi di Prosperi apriranno e chiuderanno lo studio scenico, mentre le opere visive del fratello Mariano, grandissimo artista ancora tutto da scoprire, funzioneranno da collegamento drammaturgico della sequenza  scenica che comprende: l’ultimo scritto di Giovanni Prosperi (per il fratello Mariano), tre esercizi interpretativi su tre opere di Mariano Prosperi, prefazione, via Crucis, una premessa e sette pensieri di Cristo in Croce, postfazione: Advocata di Giovanni Prosperi.

Saranno di scena: Diana Caponi, Nicola Ciriaco, Valentina Compagnucci, Jennifer De Filippi, Veronica Formiconi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Martusciello, Elena Paoletti, Elisa Patrizi, Brigida Pelagatti, Giulia Pigliapoco. Qualche domanda al regista Maurizio Boldrini.

Maurizio Boldrini, ci dica: come mai “Spina Christi” a Bolognola? – “Lo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena a Castelfidardo per l’inaugurazione della mostra dedicata a Mariano Prosperi per i 70 anni dalla nascita, ma la mostra è stata rimandata per la morte improvvisa del fratello Giovanni, poeta del Minimo Teatro e mio carissimo amico. Allora ho pensato che l’alta e remota Bolognola fosse luogo ideale per accogliere e proporre un’arte semplice e grandiosa”.

Qual è il risultato della ricerca sulla percezione dell’esterno? – “È risaputo che la nostra percezione dell’esterno non è che una deformazione di ciò che chiamiamo reale. Si vive costantemente in una specie di illusione quotidiana. Però il gesto artistico d’alto livello riesce a portare spettatore e attore in una comunione sensoriale che scardina completamente i normali criteri percettivi , i segnali dell’esterno non sono più segnali da decifrare ma un nuovo mondo tutto da vivere per l’immediato: ‘maremoto’ oggettivo, caotico, incontestabile dell’essere”.

Mariano Prosperi e Maurizio Boldrini

E la dedica a Pasolini e a Prosperi? – “A Pasolini perché è l’unico che ha saputo superare i concetti di sacro e di profano, indicando una profonda, disperata, tenerissima umanità e a Prosperi perché segna esattamente la dissolvenza  tra ciò che chiamavamo poesia e una nuova scrittura, una scrittura altra, ancora da nominare ma che custodisce in sé combinazioni di dinamica, tecnica, estetica che rimandano per fibra e conformazione alla complessità delle cose più semplici. Insomma la scrittura di Prosperi è quella che più coincide, per percezione, con il fenomeno”.  

“Spina Christi” gode del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Bolognola, di MaMa (Marca maceratese) e del Club degli Amici del Minimo Teatro. L’ingresso è libero.

Patrizia Mancini

23 luglio 2021

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