Con ciglia socchiuse rubo / un ricordo al mare e lo / tingo d’ampolloso turgido / scarlatto, come il vero color / dell’Amore. / Sento il suo tepore lieve, / mi culla l’anima. / E in quel ninnìo / lento e avvolgente / sovviene alla mente / l’avara speranza, / del moto alternato di una / marea insabbiata; / foriera d’un destino / che s’apre nel mattino e / l’ancorate barche, lasciano / la rada e s’aprono al futuro. / Svanisce la spenta solitudine / nei tuoi occhi! / Il viaggio non finisce qui, / nel miracolo dell’aurora / e del risveglio anche / la terra regala, ai sensi, una / lontana fragranza di limoni, / inquietante, quando incontra / la bianca, salmastra spuma / della scogliera, abitata da / molluschi, conchiglie… posidonie, / un implicito sensuale. / Il viaggio continua e alfine / giungerai passando… per il chiavistello: / come flusso d’un oceano / che porta le cose lontane / come respiro di vento nel palpito del mare, / ove sciolta è l’anima mia, con la tua!
Fulvia Foti
1 giugno 2021