Sulla collina si staglia il profilo di Macerata / che, con linee spezzate, / sagoma palazzi, chiese e campanili svettanti. / Il richiamo delle campane / giunge fino a me, qui / nella silenziosa campagna, / volando, inascoltato, / al di sopra dei confusi cittadini, / immersi nel suono di roboanti motori. / dov’è mai quel tempo in cui / quei sonori rintocchi / ogni palpito di vita scandivano / e della nascita e della morte / erano gli araldi puntuali / che, cavalcando note d’oro, / nell’azzurro del cielo, recavan / messaggi nei ricchi palazzi / del centro e nelle umili / stamberghe di periferia?
Matteo Ricucci
28 maggio 2021