Una vita tribolata a Pacigliano, confidenze di un vecchio contadino al suo curato

Un vecchio contadino della frazione Pacigliano di Corridonia, dopo aver confidato al suo curato che nella famiglia regnava la miseria e che per di più vi abbondavano i malanni e il disaccordo, disse che ogni giorno andava incontro a contrarietà di ogni genere, e concluse affermando: “Lo cambà nnostro adè un cambà’ brutto. Se camba come dréndo a un Cambusandu: ‘gni passu che ffai, ‘ngiambi co’ ‘na croce!” (Il vivere nostro è un brutto vivere. Si vive come all’interno del Camposanto: ogni passo che fai inciampi con una croce!). Rispose il curato, dando una gran manata sulle spalle del contadino per incoraggiarlo a tirare avanti: “Mèjo ‘ngiambàsse co’ ‘na croce che cco’ lu forcó’ dér diàulu!” (Meglio inciamparsi con una croce che con il forcone del diavolo!).

Claudio Principi

6 maggio 2021

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