Il trucchetto alle Poste: c’è chi prende il bonus, c’è chi (in fila) prende il raffreddore

Onestà vuole che prima di tutto venga la salute dei cittadini. No? Sapete perché fuori dagli uffici postali c’è sempre una interminabile fila? C’è perché qualcuno ci guadagna.

In tempo di pandemia e con gl’ingressi contingentati, la logica vorrebbe che avanti la porta d’ingresso venga messo il distributore dei biglietti numerati per regolare gli ingressi e, bene in vista, il tabellone di chiamata.

L’utente potrebbe aspettare il proprio turno in macchina, senza ammalarsi per la pioggia, per la neve, comunque per il freddo. Questo distributore di ticket non viene messo all’esterno perché sembra che qualcuno non abbia vantaggio a sistemare la cosa.

In pratica, il biglietto segna-fila, si può prendere solamente all’interno dell’ufficio postale e poiché dentro ci possono stazionare solo due o tre persone, dipende dalla grandezza della stanza, le strumentazioni di controllo registrano un tempo di attesa molto ridotto.

Questa buffonata, teoricamente,  è segno di grande efficienza ma… perché questa trovata? Beh! Si dice che il direttore, a fine anno, abbia un consistente premio se il dispositivo elettronico delle file dimostra attese minime! Capito? Ecco perché non danno i biglietti all’esterno degli uffici. Mentre la gente sta all’addiaccio in strada: il dirigente prende il bonus, l’utente prende il raffreddore (che in tempi di Covid non è la cosa migliore). 

17 marzo 2021

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