Stella dei tempi antichi / risplendevi e sorgevi di luce, / arrivavi da lontano. / Cosa rimane di te? / In silenzio, con gli occhi in alto, / mi lascio errare contemplandoti, / ma tu ci sei oggi per il gaudio / che da te ne derivava?
Giganti grigi / che si sporgono dal mondo, / calpestano il vero, / fanno tremare la piccola grotta / e laggiù si perde all’orizzonte, / ma lei ricompare più giù, / in una casa umile / per pregare con un presepe / con Lui che risorge / dagli abissi della terra.
È l’Amore di un uomo / per ogni sua creatura / in un minuscolo granello di fede / e finché, saranno capaci di sognare, / non morirà.
Mauro Ruzzu
27 febbraio 2021