L’Assessore Iommi ha resuscitato da un cassetto dell’Ufficio Tecnico un progetto per risolvere il “Problema Piazza Garibaldi”, annosissima difficoltà di attraversamento per via del sottopasso dove ci sono barriere architettoniche rappresentate dalle scalinate. In pratica persone disabili, mamme con carrozzina e “sbadati” di turno rischiano di essere travolti dalle auto, e ogni tanto accade. Colpa certamente di automobilisti veloci ma anche di pedoni che non usano il sottopassaggio.
Il progetto del Comune è pragmatico: liberiamo la piazza dalle persone (con due scivoli laterali di non eccessiva pendenza su ogni uscita) e le auto continuino a transitare come sempre.
Ci sono giunte in redazione le immagini di un progetto alternativo proposto dal GAM (Gruppo Giovani Architetti) dove al pragmatismo si contrappone un diversa filosofia che pone la persona in primo piano, con il traffico che, di conseguenza, si deve adeguare.
Rispetto al progetto del Comune questi architetti hanno una visione spaziale più ampia, prendendo in considerazione anche lo spazio di piazza della Vittoria per affermare: si alleggerisce il traffico su corso Cavour in modo che piazza Garibaldi sia più libera a favore dei pedoni. Infatti, realizzando una rotatoria a “goccia” davanti al Monumento ai Caduti i flussi di traffico verrebbero in parte deviati verso Villa Potenza.
In molti, nel corso degli anni, si sono applicati a risolvere questo rebus perché su piazza della Vittoria confluiscono troppe vie e la matassa non si sbroglia facilmente (via Roma, via Martiri della Libertà, lunga e corta di Villa Potenza, via Trento) essendo tutte strade trafficate sia in entrata che in uscita (a parte via Trento).
Piazza Garibaldi sembra essere di più facile soluzione: monumento al centro (come era una volta) e rotatoria; il traffico s’immette da corso Cavour, da viale Leopardi e sfocia verso viale Puccinotti e verso piazza Annessione (limitatamente ai residenti e auto con permesso essendo ZTL), con i pedoni liberi di transitare sulle strisce pedonali (sbagliamo dicendo che il Codice della Strada non prevede passaggi pedonali sulle rotatorie ma solo sulle strade d’imbocco delle stesse?). L’eventuale passaggio dei pedoni sulle strisce pedonali, avendo costoro la precedenza sulle auto, quali problemi d’ingolfamento automobilistico potrebbe creare? Le auto che sopraggiungono riescono a vedere per tempo il pedone su passaggi pedonali così prossimi?
Insomma è un bel dilemma. Il progetto del GAM è certamente interessante in linea teorica ma andrebbero valutati numericamente gli attuali flussi di traffico (corso Cavour di quanto si alleggerirà?). Purtroppo Macerata è strutturata così, con due ingressi principali per le auto che insistono su corso Cavour da una parte e su corso Cairoli dall’altra; il progetto Longarini che avrebbe alleggerito il traffico fu buttato alle ortiche e la successiva galleria ha influito modestamente.
In definitiva il progetto del GAM, che è testimonianza attiva di “voler fare” per la città, nel suo insieme presenta note positive che andrebbero approfondite e valutate.
Fernando Pallocchini
18 gennaio 2021