A Civitanova Marche, dietro la chiesa… vengono abbandonati rifiuti di ogni genere

A Civitanova Marche dietro la chiesa di San Pietro, adiacente la sagrestia e la caldaia del riscaldamento, c’è una brevissima traversa chiusa al traffico, lunga sui 25 passi. Vi sono due porta bici, due fioriere (incurate) e contenitori per gettarvi piccoli oggetti e cicche di sigarette. Sebbene centrale, il luogo è da tempo teatro di abbandono di sacchetti indifferenziati di rifiuti e altro.

Mesi fa ho scattato delle foto “artistiche” con un paio di scarpe dai tacchi alti a spillo: saranno state di una sposa coi piedi doloranti?  

I sacchetti abbandonati non sono quelli gialli forniti dal Cosmari, e siccome spesso sono trasparenti si nota che all’interno nulla è stato differenziato, come non si fa più da moltissimi anni nella nostra provincia. C’è da pensare che la creativa dell’abbandono non si sia neanche degnata di andare nel vicinissimo Municipio a ritirare i sacchi previsti e gratuiti. Insomma, disprezzo totale per il protocollo della raccolta porta a porta e verso i tanti cittadini che ci credono e la praticano con zelo e pazienza.

Sono le 7:15 dell’11 agosto 2020. Passo di fretta sulla predetta traversa quando vedo una signora, sui 75 anni, capelli bianchi medio-corti e occhiali, con in mano un mazzo di quotidiani (tra cui uno con la scritta azzurra su campo bianco: “Avvenire”) e qualche volantino pubblicitario. La donna si ferma e rinzaffa il tutto con inaspettata energia nella piccola apertura di cm 13 x 9 del cestino rettangolare. Le chiedo: “Cosa fa signora? Quella carta si può riciclare, perché la abbandona lì?” Risponde: “Ehhhh mi riempiono di pubblicità! Non so dove metterla”.

Assunto completamente falso come una banconota da 3 (tre) euro, perché ogni mercoledì a Civitanova Marche si mette fuori l’uscio di casa la bustona cartacea del Cosmari con la carta e cartoncini da avviare al riciclo. Manco la frase: “Le scatto una fotografia”, da me proferita per evitare l’abbandono, serve a distogliere la pertinace anziana intenzionata a tutti costi a non rispettare il prossimo, l’ambiente e la Terra.

A questo punto il lettore si domanderà: “Poi, a quell’ora mattutina, dov’è andata la donna così irrispettosa degli usi civici e della sostenibilità?” Con la chiave ha aperto la porta della sacrestia ed è entrata guardandosi intorno, per vedere se qualcuno la osservava. Ma anche se ero qualche passo più avanti l’ho notata benissimo!

All’operatore ecologico del Cosmari, naturalmente, non si può muovere alcun addebito perché si occupa ogni giorno di tenere pulito e in ordine quel piccolo spazio. Siccome, a detta di qualcuno, in quel luogo è venuta a mancare qualche bicicletta, tutta o in parte, la videosorveglianza potrebbe essere di aiuto un po’ per tutto..

Eno Santecchia

12 gennaio 2021

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