In qualche comune si nota una tendenza a strafare per meravigliare. È il caso di un comune del fermano che da un paio di anni organizza un Festival Horror che ha fatto arrabbiare i credenti. Pur di riempire le piazze hanno truccato la gente trasformandola in mostri, ma non si sono fermati qui. Sono infatti sconfinati in Lectio pubbliche abbastanza vicine al satanismo.
La giustificazione? Alla gente piace questo e si è divertita. Insomma non conta la qualità ma la sensazionalità dell’evento. Questo correre dietro al macabro porta alla memoria un fatto luttuoso che scosse tutto il piceno. L’esecuzione di una condanna a morte che attirò migliaia di persone per vedere… lo spettacolo. La lezione, quella volta, sembrava fosse bastata, ma oggi si sta ritornando al desiderio di vomitare per spettacoli rivoltanti.
Ecco la storia (letta in un libro) di ciò che successe tanti anni fa… Gaspare era intento a guardare le puttane che scendevano e risalivano le scale di una casa di tolleranza. Non aveva soldi per permettersi lo… svago. Gli capitò, però, di osservare un mercante di bestie che aprì, per pagare la marchetta, un portafoglio pieno di carte grosse da cento. Quando si allontanò Gaspare gli fu dietro e lo raggiunse sul ponte del fiume Tronto, lo colpì alla testa con tutti e due i pugni chiusi riuniti e lo buttò dal ponte. Il corpo cadde sulle pietre del greto, Gaspare scese sul greto, prese il portafoglio, l’orologio con catena d’oro e il danaro. Gaspare ritornò subito al casino, con i soldi, non solo per fare la marchetta doppia, ma tripla, un’ora, due ore, trascorse una eternità sulla prostituta.
Arresto, processo, fucilazione – La madama, insospettita, per non avere guai, chiamò immediatamente la questura. Gaspare fu arrestato prima che scoprissero il cadavere dell’assassinato. Processato a Fermo, fu condannato a morte per fucilazione sul fiume Tenna. La gente che andò a vedere la scena fu tanta, molte madri si portarono dietro i figli perché “imparassero” a vedere come muoiono i delinquenti e chi non cammina nella strada giusta. Gaspare pare che fosse ubriaco, dicono che traballasse, che non si rendesse conto. Fu legato su una sedia e un prete gli parlò nell’orecchio. Il plotone di esecuzione uscì fuori dai forteti del fiume.
Avvenne la fucilazione e la gente si sentì male. Vomitava per il macabro spettacolo. I becchini misero il corpo di Gaspare in una cassa molto più grande del normale, perché era stata prima quasi riempita di segatura, perché il sangue non sgocciolasse dalla cassa. In seguito, dissero che tante furono le donne che andarono a portare i fiori sulla tomba di Gaspare. Le autorità dovettero dare ordine di sfossarlo e risotterrarlo in una tomba segreta. La fucilazio ne era avvenuta e lo spettacolo aveva attirato migliaia di persone. Visto che oggi l’importante è riempire le piazze, e che non c’è limite al peggio, dopo il festival horror, verrà il desiderio di invocare una fucilazione?
Alberto Maria Marziali
2 dicembre 2020