Obbligo di mascherina nella scuola primaria? Si muovono i Garanti per l’Infanzia

L’obbligo di indossare mascherine nella scuola primaria per tutta la durata delle attività scolastiche compromette salute, apprendimento ed equilibrio psicologico dei bambini. Tornano a rimarcarlo per la Lega Marche l’assessore a Sport e Cultura Giorgia Latini e i consiglieri Anna Menghi e Giorgio Cancellieri, membri della commissione regionale dopo che, nei giorni scorsi, l’assessore Latini ha sollecitato l’intervento del presidente Conte a fronte dei disagi crescenti che si registrano nelle aule, confermati dai dati, dalla cronaca e dal contatto diretto tra l’assessore e i consiglieri della Lega, con le famiglie marchigiane e le loro organizzazioni

I Garanti dell’infanzia – Recentissimo l’intervento sull’argomento del Garante regionale dei diritti della Persona per le Marche che, sollecitato dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di San Benedetto Donatella Forlini, ha richiesto un parere medico-specialistico sulla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlabili all’uso della mascherina per i bambini della scuola primaria (Ndr: l’Autorità di garanzia, infatti, ha già fatto pervenire la richiesta di approfondimenti alla sezione marchigiana dell’Associazione Italiana di Pediatria e all’Ordine dei medici Chirurghi Odontoiatri della Provincia di Ancona in relazione alla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlati alla mascherina per i bambini della scuola primaria, sia per quanto riguarda la salute fisica, sia per quella psico relazionale.). Il garante per l’infanzia della Liguria, invece, ha invitato l’Autorità Garante Nazionale a intervenire.

Commentano i consiglieri Menghi e Cancellieri: “Il sacrificio che viene richiesto ai nostri ragazzi è immenso perché ne condiziona non solo la spontaneità in ogni espressione, fondamentale per lo sviluppo della personalità in età evolutiva, ma anche per il rischio di compromettere la salute psicofisica, paradossalmente, più del contagio che si vorrebbe evitare. Basti pensare al paradosso dei paradossi ovvero l’obbligo di mascherina anche nelle attività ludico sportive all’aperto e in quelle artistiche che si svolgevano già con tutte le cautele effettivamente necessarie. Le opinioni contrastanti sull’efficacia e la necessità della mascherina in un contesto come quello scolastico, dove pochissimi sono stati i focolai già con le precedenti norme di sicurezza, inducono a nuove e urgenti riflessioni. L’efficacia dell’igienizzazione delle mani e degli ambienti, del distanziamento tra i banchi e di tutte le altre misure precauzionali attivate da scuole e famiglie fanno pensare che una revisione della norma sia possibile senza compromettere alcunché”.

25 novembre 2020

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