All’Itis “Divini” di San Severino Marche sono pronti tre laboratori e cinque aule

Sono iniziati i traslochi delle attrezzature dei laboratori dell’ITIS “Divini” di San Severino Marche. L’Amministrazione provinciale sta ultimando i lavori di completamento dei nuovi laboratori e di alcune aule; il progetto iniziale, dell’importo di 1,768 milioni di euro, era stato appaltato e i lavori erano stati avviati nell’estate del 2016, prima del terremoto. A seguito del sisma, la Provincia ha dovuto sospendere tale intervento.

Il progetto prevedeva la demolizione e la costruzione dei nuovi laboratori e di alcune aule annesse ed è stato poi modificato dall’Amministrazione provinciale per adeguarlo al progetto del Commissario straordinario per la realizzazione della nuova scuola.

La modifica del progetto iniziale ha comportato una spesa maggiore che ha reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive di 713 mila euro, di cui 278 mila riconosciute dal Commissario straordinario e la parte restante provenienti dal bilancio dell’Amministrazione provinciale.

Nell’estate 2019 si è proceduto all’appalto di questo secondo stralcio, i cui lavori sono in fase di realizzazione e interessano l’aula magna e diversi servizi accessori, nonché dei bagni in dotazione all’intero edificio.

In attesa della conclusione della seconda parte di interventi, la Provincia, che sta ultimando il primo stralcio, di concerto con la scuola, ha deciso di effettuare i traslochi delle attrezzature. Infatti si intende mettere a disposizione fin da subito la parte già terminata, che consiste in tre laboratori, tra cui quello di meccanica, ampio, funzionale e attrezzato anche per le nuove tecnologie, e cinque aule. Provvisoriamente, per consentire l’utilizzo di tale struttura, grazie alla concessione della Protezione civile regionale, si è deciso di installare un blocco bagni prefabbricato.

“Si tratta senz’altro di un passo avanti, anche se del tutto insufficiente, considerando lo stato della nuova scuola – ha affermato il presidente Antonio Pettinari – con i lavori iniziati e sospesi da anni. Infatti gli studenti, le loro famiglie e l’intera comunità scolastica attendono ben altre risposte dalle istituzioni, costretti come sono in sedi provvisorie e, soprattutto, inadeguate per la mancanza di laboratori. Circostanza particolarmente grave e inaccettabile per un istituto professionale, a cui si è aggiunta anche la drammatica situazione dell’emergenza sanitaria”.

25 ottobre 2020

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