“Chiare fresche e dolci acque…” – “Acqua azzurra acqua chiara…” No, niente da fare, non ci dice alcuna delle due strofe: manca l’elemento principale, l’acqua, malamente sostituito da madre natura con gli aghi di pino, che però non danno senso di frescura, tanto meno possono dissetare il viandante assetato, o l’anziano che si è fermato a leggere il giornale (meglio se è “La rucola”).
Certamente la fonte porta un certo equilibrio in città se dalla parte opposta, in viale Martiri della Libertà, troviamo il cosiddetto “Stadio dei Pini” (ufficialmente Stadio della Vittoria) è giusto che da questa altra parte ci sia la “Fonte dei Pini”. Oppure preferite la “Fonte degli aghi dei Pini”? Fatelo sapere al Comune che ci metterà una targa turistica di quelle nuove… lo véllo de Macerata. E ppo’, se pija focu… non ci sta manco l’acqua pe’ smorciàllu!
Foto per gentile concessione di R. Palmieri
22 ottobre 2020
