Tullio Crali, un artista vissuto a Macerata inventore nel 1951 del borsello da uomo

Tra i personaggi che la nostra città stenta a ricordare c’è l’inventore del borsello da uomo, quell’accessorio diventato, negli anni ’70, simbolo della moda maschile. Parlo di Tullio Crali (Igalo-Dalmazia, 1910 – Milano, 2000), pittore futurista vissuto, per un periodo, durante la seconda guerra mondiale, a Macerata.

Crali è stato uno dei protagonisti del secondo futurismo e tra i massimi esponenti dell’aeropittura futurista. Più volte presente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Nel 1942 redige e firma con Marinetti il “Manifesto delle parole musicali”, e nel 1969 il “Manifesto dell’arte orbitale”.

Tullio Crali

Oltre alla pittura, all’incisione, all’architettura e alla poesia, si interessa di moda. Disegna abiti “unici per donne uniche”, crea oggetti di design, e come detto sopra, nel 1951 il borsello per uomini.

Nel 2004 la Quadreria Blarasin, in corso Cavour a Macerata, gli dedica una importante retrospettiva curata dal critico d’arte Alvaro Valentini.

Nel soggiorno maceratese, in qualità di ufficiale dell’esercito, Tullio Crali e la moglie Ada abitano in corso Cairoli, nel palazzo Pianesi, area dove oggi sorge l’Archivio di Stato. Alla sua morte, per espressa volontà, viene sepolto nel locale cimitero, dove oggi riposa anche il figlio Massimo.

Mario Monachesi

9 ottobre 2020

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