Dopo il grande apprezzamento riscosso dalla mostra sulla Grande Guerra dello scorso anno, il Centro Studi “Carlo Balelli” fa ritorno all’Abbadia di Fiastra con un nuovo allestimento intitolato Carlo Balelli e il lavoro nel primo Novecento. Oggi pomeriggio infatti, in versione più contenuta a causa delle norme anti Covid, ha avuto luogo il taglio del nastro della rassegna, che aprirà ufficialmente al pubblico a partire da domani. Partner dell’iniziativa la Fondazione Carima, la Regione Marche, la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience. Si tratta di un progetto che l’associazione aveva a cuore da anni e che finalmente prende forma nella splendida cornice dell’ex Ospizio dei Pellegrini.
Le 150 fotografie esposte – provenienti dagli archivi delle Biblioteche Statale e Comunale di Macerata e dalla collezione privata della famiglia Balelli – delineano il mondo del lavoro nelle sue molteplici sfaccettature e raccontano il territorio maceratese dell’epoca, rappresentativo di una condizione economica ancora fortemente legata all’agricoltura comune a gran parte del Centro Italia, dove lo sviluppo arriva con lentezza e sporadici sono i segnali di industrializzazione. Non mancano tuttavia i segni di quella modernità che sta sempre più velocemente prendendo il sopravvento, mutando definitivamente la società.
Gli scatti fotografici di Carlo Balelli – ha affermato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti – pur immortalando posti e situazioni peculiari della nostra terra, ci restituiscono magistralmente temi universali quali il rapporto tra l’uomo e la macchina, tra paesaggio e fabbrica, tra miseria ed emancipazione, mettendo in luce gli aspetti economici, storici e sociali che sono alla base delle grandi trasformazioni dell’inizio del XX secolo.
Il risultato è un affascinante percorso espositivo che spazia dal mondo dell’agricoltura nel momento della sua trasformazione tecnologica, alle botteghe artigiane e alle fabbriche, nuovi luoghi di lavoro collettivo. Suggestive immagini raccontano il definitivo passaggio da una civiltà rurale ad una società moderna in cui si affermano le esigenze della cultura e del benessere, con il radicamento di attività termali e di strutture alberghiere legate al turismo.
Emanuela Balelli, Presidente del Centro Studi intitolato al padre, ha spiegato che: Con il linguaggio della fotografia, con il suo obiettivo, Carlo Balelli ha scritto una storia per immagini, che non è soltanto oggetto estetico ma luogo della memoria e traccia per ricostruire il passato. Con professionalità e profonda sensibilità, descrive la situazione economica e lavorativa dei campi e delle fabbriche del primo Novecento in una documentazione storica di grande rilievo, testimonianza dell’evoluzione sociale e culturale che ha interessato il nostro territorio.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta fino al 12 gennaio 2021.
Orari settembre: dal lunedì al venerdì 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-13.00 /15.00-18.00
Orari ottobre/gennaio: sabato e domenica 10.00-13.00 /15.00-18.00; aperture straordinarie durante le festività di fine anno.
Info: Meridiana Experience T. 0733 202942 info@meridianasrl.it
12 settembre 2020