A Macerata, due perle preziose in centro storico nella grande greppia mangereccia

Raramente passo per il centro storico di Macerata, perché so che è diventato una grande greppia e abbeveratoio.

Lo spazio di Demis Sobrini – Ci sono capitato qualche giorno fa per visitare il nuovo spazio aperto per corso della Repubblica da Demis Sobrini, originario del Fermano, laureato al DAMS di Bologna, vissuto per didattica teatrale prima a Fermo, poi a Bologna a Roma e adesso ha appunto aperto un minuscolo e bello spazio al centro, che chiama Tlab Ri-creazione.

Demis Sobrini

Sembrerebbe una pazzia, e forse lo è, in mezzo a gelaterie, pizzerie, caffetterie, birrerie, osterie e fumerie, dal niente spunta uno strano e minuscolo teatro, che teatro nemmeno si può chiamare più, con il solo conforto di due librerie attigue, una delle quali espone proprio l’ultimo libro di Demis Sobrini: “La fine del Mondo”, Clichy 2019.

Il “Tlab Ri-creazione” – Un lungo viaggio quello di Demis, spesso doloroso, talvolta esaltante, autore anche di diversi lungometraggi, ma bando alla lunga storia pregressa, fatto sta che ora è impiantato in corso della Repubblica con una sorta di testa a testa, tra la sua testa, ricca di esperienze teatrali, cinematografiche, psicoanalitiche e la testa di coloro che avranno la fortuna di entrare in questo piccolo spazio per trovare ed equilibrare la personale dimensione dell’essere e dell’espressione.

Andrea Balietti

“Catap” di Andrea Balietti – Per questa esperienza che è all’inizio e alla quale auguro il meglio, in un altro luogo storico, piazza Mazzini, esiste e resiste ormai da tempo una libreria che è un gioiello “Catap”, principale artefice Andrea Balietti, luogo non solo di libri rari e belli, ma anche luogo di incontro, luogo espositivo per artisti.

Due segnali in controtendenza – Queste due iniziative, che nulla hanno a che fare con l’organizzazione sistematica mangereccia-universitaria del centro storico, mi appaio due piccoli e interessantissimi segnali in controtendenza. Li segnalo fortemente perché non da strategia comunale ma dall’estro personale potrebbe rinascere un grande valore culturale per il centro storico. Come si dice: una rondine non fa primavera, ma queste di rondini già ne sono due, e con un po’ d’attenzione personale e collettiva è possibile un piccolo e significativo rinascimento culturale per Macerata. In bocca al lupo amici!

Maurizio Boldrini

30 agosto 2020

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