Referendum confermativo sul taglio dei parlamentari, c’è qualcuno che ne parla

Che vi sia da anni un attacco frontale ai pilastri della Costituzione Italiana non deve stupire. Il populismo aziendalista di Renzi non è riuscito a scardinare la costituzione nel 2016.

Nel passato varie sciagurate riforme sono state approvate “a furor di popolo” nel vano tentativo di eliminare le “caste”. Sono servite invece a spianargli la strada per il dominio assoluto. Il popolo ha sempre ragione, ma a volte sbaglia, si lascia ingannare dagli specchi, specie quando i suoi classici riferimenti politici sono andati in frantumi o si sono venduti. Sbagliare capita anche ai migliori.

Ma quando si scoprono le tecniche egemoniche si capisce anche che la disinformazione è strutturale e che la questione non si risolve con appelli e tagli ma con l’organizzazione politica. Se si vota “si” non eliminerà centinaia di ‘’politici’’, ma si perderà centinaia di rappresentanti del popolo.

La costituzione va attuata, non demolita pezzo dopo pezzo. È vero che il parlamento vive oggi una caduta di credibilità ed è in crisi il suo ruolo di rappresentanza, ma il problema non è lavorare per eliminarlo, ma al contrario rimuovere gli ostacoli che ne minano la credibilità. Proprio le leggi elettorali che si sono susseguite hanno determinato la crisi attuale, dovuta alla nomina d’alto dei parlamentari scelti per fedeltà e non per la qualità, al punto che i cittadini non hanno idea di chi sia oggi il loro rappresentante semplicemente perché non hanno alcun potere alla scelta diretta.

Bisogna quindi votare NO a questo referendum confermativo, per il quale è bene ricordare che non è previsto il quorum. Ma bisogna farlo anche (e soprattutto) avendo ben presente che è tempo di costruire una prospettiva politica più ampia ed articolata nel nostro paese.

In anni di regresso sociale ed economico la costituzione è stata di fatto, l’unico baluardo efficace. È fondamentale ribadire di votare NO al referendum del 20-21 settembre sul taglio dei rappresentanti del popolo.

Tonino Quattrini – Coordinatore regione Marche Fronte Verde Ecologisti Confederati

28 agosto 2020

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