Sandro Parcaroli comincia a svelare i particolari del suo progetto per Macerata

Nota introduttiva del Direttore: “Finalmente qualcuno ha pensato di mettere mano seriamente  alla questione “viabilità” di Macerata, nodo fondamentale per sciogliere la città dall’isolamento in cui è stata tenuta per lunghi decenni. Ricordiamo, per chi non avesse memoria storica, che nel momento in cui Macerata stava per avere una viabilità pensata per renderla attrattiva il progetto fu devitalizzato, vanificando il pensiero positivo che lo aveva generato e divenne, naturalmente, più costoso. Stiamo scrivendo del Progetto Longarini, interamente finanziato dallo Stato, che prevedeva una tangenziale semicircolare intorno alla città completata da parcheggi finalizzati al servizio del centro storico e delle zone limitrofe. Il traffico intervallivo sarebbe passato intorno alla città ma ci sarebbero state comode area sosta meccanizzate per accogliere le auto dei visitatori. Un progetto, ricordiamo, realizzato per metà di cui restano nei campi i monconi delle strutture che avrebbero retto i viadotti, restano tratti degli stessi viadotti nonché spezzoni di strade a doppia corsia. Tutto buttato letteralmente alle ortiche, come i miliardi spesi. Si ricominciò daccapo (con altri appalti… essendo stato fatto fuori Longarini) per dar vita a una galleria che porta il traffico da una valle all’altra tagliando fuori la città, privandola anche del collegamento diretto alla superstrada. Secondo noi fu una vera bestialità che ha impedito non solo lo sviluppo di Macerata ma addirittura l’ha fatta arretrare. Una situazione ormai sotto gli occhi di tutti e negata solo da chi non vuole vedere”.

Oggi, il candidato del centrodestra Sandro Parcaroli è intervenuto in merito alla questione relativa alla costruzione dell’intervalliva Chienti-Potenza, fondamentale per “togliere la città capoluogo dal primordiale isolamento territoriale”.

«Il candidato presidente per il centrosinistra alle elezioni regionali Maurizio Mangialardi lo scorso mercoledì – facendo tappa a Civitanova – ha lodato la Quadrilatero per la realizzazione della più grande infrastruttura viaria degli ultimi secoli che attraversa la nostra Provincia e che ha portato ricchezza e nuove opportunità di sviluppo. Ovviamente, come molti altri della sinistra maceratese e marchigiana prima di lui, Mangialardi non ha minimamente ricordato che questa superstrada Foligno-Civitanova è stata concepita e fortemente voluta dal centrodestra attraverso Mario Baldassarri, viceMinistro maceratese nel governo Berlusconi che, insieme con altri maceratesi (il compianto Ermanno Pupo in primis), riuscì a sconfiggere l’atavico “pessimismo della ragione” della sinistra locale, con la forza della volontà e delle idee».

«Si è trattato di un’opera ostacolata dalla sinistra sin dall’inizio (ndr: chi ha buona memoria ricorda che il ritornello sui media propinato dagli onorevoli locali di centro sinistra era: “Non è vero, non si può fare, non ci sono fondi, nulla è stato deliberato…”) e, quando questa cercò ingannevolmente di intestarsela, arrivarono persino a non invitare alla inaugurazione lo stesso ex Ministro e i suoi collaboratori locali; sicuramente non diamo nessuna colpa a Mangialardi, ma noi maceratesi non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo dimenticare – continua Parcaroli -. Tuttavia, è bene ricordare che l’opera iniziale concepita dalla Quadrilatero comprendeva anche l’intervalliva,che avrebbe collegato la vallata del Chienti a quella del Potenza passando per Macerata e togliendo la città capoluogo dal primordiale isolamento territoriale. L’allora sindaco Meschini (2002-2003), affermò che per la realizzazione del tratto Mattei-Pieve (concepito tra l’altro da una variante urbanistica fatta dalla Giunta Menghi nel 1999), non aveva bisogno del supporto della Quadrilatero (società considerata di destra), ma che la sua Amministrazione avrebbe saputo realizzarlo autonomamente. Dopo circa 20 anni di ininterrotte amministrazioni di sinistra stiamo ancora aspettando quest’opera strategica per il futuro assetto e modernizzazione della città. Nel frattempo i maceratesi e i contribuenti italiani hanno dovuto subire la quasi triplicazione dei costi e dei tempi di realizzazione della Galleria delle Fonti, a causa del famigerato crollo “imprevisto-imprevedibile”, all’incredibile incrocio tra una strada di scorrimento con l’antico tratturo di Montanello, al labirintico innesto con la viabilità di Villa Potenza e al permanere del passaggio a livello su via Roma».

«Fortunatamente la forza della ragione e dei numeri hanno avuto la meglio sull’ideologia e sulla smania delle inaugurazioni da consumare elettoralmente nei tempi corti e così l’Amministrazione Carancini nel 2012/13 non poté sottrarsi al protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune, prevedente per ciascuno dei tre Enti un impegno di spesa di circa 3 milioni mentre il resto della spesa sarebbe stato sostenuto dalla Quadrilatero e dall’ANAS, per la realizzazione del primo tratto Mattei-La Pieve con svincolo della Superstrada a Campogiano – prosegue il candidato sindaco del centrodestra -. Ora, se dovessi diventare Sindaco, con la mia Amministrazione ci impegneremo a portare a termine questo primo tratto ma riprogetteremo anche il tratto di collegamento con Villa Potenza senza il quale questa opera rimarrebbe l’ennesimo lavoro a metà. Villa Potenza è una frazione che oltre a divenire una rinnovata “Porta Nord” della città, dovrà costituire l’hub di collegamento per tutta la vallata da Cingoli a Porto Recanati; certamente il nuovo centro-fieristico-sportivo-ludico e per il tempo libero che abbiamo previsto nel programma (molto diverso dalla cosmetica degli attuali volumi e spazi immaginata dal centrosinistra), potrà essere il punto di connessione anche con la fascia più prossima dei comuni dell’Anconetano. La realizzazione del collegamento intervallivo tangente alla città è certamente una priorità economica e sociale per Macerata, ma anche un dovere per migliorare la qualità della vita urbana».

«Infine basti pensare che nel giro di qualche anno il Nuovo Ospedale sorgerà in prossimità della frazione di Sforzacosta (ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’Amministrazione attuale), ma nessuno della attuale Amministrazione ha pensato a come gli abitanti della vallata del Potenza potranno raggiungerlo con sufficiente comodità – ha concluso Parcaroli -. Non mi dilungo poi in questo comunicato sui problemi viari che tutti avranno nel tratto di circa 2 km tra la nuova uscita della Superstrada e l’ospedale stesso e sull’ulteriore aggravio relativo al tratto del passaggio a livello in zona Collevario. Problemi ovviamente che qualora diventassi Sindaco ho già inserito in un mio progetto. Insomma, i Maceratesi sono stufi degli sbandamenti programmatici, dell’immobilismo e delle “toppe” o “ricuciture urbanistiche”; Macerata ha bisogno di progettualità a lungo termine, di una visione complessiva, e questo è quello che faremo per la nostra amata città. Solo con questa visione potremo rilanciare l’economia e la vivibilità di Macerata».

16 agosto 2020

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