Lauretta Gianfelici stigmatizza l’uso di fondi pubblici per la promozione elettorale

Così Lauretta Gianfelici, candidato sindaco del Popolo della Famiglia per Macerata, commenta l’operato della attuale Amministrazione: “Viabilità, inaugurazione del nuovo manto stradale di viale Martiri della Libertà, piste ciclabili (quelle future perché quella esistente è una barzelletta: https://www.larucola.org/2016/11/20/pista-ciclabile-a-macerata-2), nuova illuminazione: solo ordinaria amministrazione Non ci si può vantare di quanto è stato realizzato in ciò che dovrebbe -e di fatto lo è- rientrare nelle buone pratiche ordinarie di una giunta comunale e di un buon sindaco. Significa usare  ancora  il vecchio metodo della strumentalizzazione politica, il farsi pubblicità non per reali iniziative a favore del cittadino in tutti i suoi bisogni primari, specie oggi con l’economia e il lavoro in caduta libera verso il precipizio, ma sulla scelta di indossare abiti costosi sulla pelle dei cittadini che poi dovrebbero anche dire ‘Bravi’ e votare di nuovo a  loro favore, nonostante in 10 anni di governo  abbiano provocato solo la morte dell’anima e il buio della vita vera nella città che gli aveva accordato fiducia. La politica è sempre più un tiro alla fune tra la velocità di movimento del capitale e dei soldi richiesti e spesi sulle spalle dei cittadini, della dittatura finanziaria e di chi lucra – con l’autorizzazione di chi ha governato- e la funzione dei poteri locali mistificata, senza servizio alla società civile, a tutti i suoi cittadini e famiglie, ma obbediente ad altre logiche lontane dal Bene Comune e difficili da convertire! Nonostante tutti si proclamino cattolici! E in una Civitas Mariae. Nessuna definizione e realizzazione di una politica ‘concertata’, orientata allo sviluppo del territorio e di tutte le sue ricche potenzialità, in cui anche i giovani possano tornare a progettare la loro vita. Dunque una città che torni a essere Mamma, sulle orme di come ci insegna Maria, non sulle pretese camuffate ed egoistiche.”

Fabio Sebastianelli

Aggiunge Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del Popolo della Famiglia: “ La consuetudine di asfaltare prima delle elezioni, vizio antico di chi, non avendo fatto nulla di concreto e utile per la Città, confida che un lieve bagliore, nemmeno un luccichio, possa far sembrare oro ciò che non lo è. Sfatiamo questo mito: il tesoretto  per asfaltare le strade (e non solo) che ogni Ente territoriale utilizza, deriva dalle multe per le violazioni stradali e, per legge, deve e può essere utilizzato esclusivamente per tutto ciò che ruota attorno alla sicurezza stradale. Per cui i comuni quei fondi non devono trovarli, li hanno già e per opere previste dalla legge, quindi dovute. Stabilito dunque che l’asfaltatura delle strade è dovere di ogni Amministrazione comunale e che nulla toglie ai fondi che dovrebbero essere destinati al bene della città e dei suoi abitanti: quanto e come il Comune ha speso per aiutare le famiglie e le imprese cittadine? o per migliorare la sicurezza, il decoro urbano e favorire il turismo? Sono convinto che i maceratesi, anche alla luce di quanto esposto, sapranno premiare, all’interno delle urne, chi essendo cittadino come loro e non ‘cacciatore di posti di potere’ vuole renderli veramente partecipi e protagonisti della vita della  città.”

25 luglio 2020

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