Ospedale di San Severino: carenze, inadempienze e “spada di Damocle” 

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A San Severino Marche, il 17 Giugno scorso quattro Associazioni: Help S.O.S Salute e Famiglia, le Sezioni locali della Croce Rossa Italiana, dell’AVIS, del Tribunale dei Diritti del Malato e la Caritas Vicariale, si sono incontrate per parlare di Sanità, dell’Ospedale B. Eustacchio e dei Servizi socio-sanitari del territorio in generale. Con la finalità di iniziare un percorso comune di impegno e condivisione per fare proposte, evidenziare problematiche, carenze ed inadempienze di gestione interna di Sanità, con attenzione particolare anche a prevenzione ed ambiente; un impegno civico per la salute pubblica, come bene essenziale che tutti accomuna. Senza dimenticare come i disservizi della sanità hanno grande incidenza anche nel determinare situazioni di povertà, a volte fino a rinunce alle cure vere e proprie per motivi economici. Ci si propone di sensibilizzare e di coinvolgere i cittadini, altri enti del terzo settore, le Istituzioni, aperti a qualsiasi forma di collaborazione.

Nello stesso incontro si è sottoscritto un verbale di intesa nel quale si sono evidenziate iniziali priorità: Delibere e mozioni approvate dalla Giunte Regionale in attesa di una soddisfacente attuazione.

La n° 959 del 08/08/2016, che stabiliva il riassetto della struttura Ospedaliera dopo la chiusura del Punto nascita e della Pediatria. Tra le altre cose: la Week Surgery, programmata come Centro di riferimento per l’Area Vasta provinciale, con un solo chirurgo in organico, una lunga lista di attesa, carenza/assenza di altre figure specialistiche. Es. per l’urologia senza neanche un servizio ambulatoriale. Il “percorso della gravidanza a basso rischio” svolto in alcuni giorni dall’Equipe di Macerata, ma che chiaramente necessiterebbe di poter contare su di un ginecologo che assicuri una presenza prestabilita nella settimana, come punto di riferimento per il notevole bacino di utenza che la nostra zona ha sempre espresso. Le tante carenze di servizi ambulatoriali, come ad esempio la Cardiologia con lunghissime liste di attesa, in considerazione anche dell’età media piuttosto elevata della popolazione, poi l’attivazione della lungodegenza senza un proprio organico definito. Per la Pediatria occorre segnalare la non attivazione della Guardia Medica Pediatrica (mozione approvata in Consiglio Regionale il 25/06/2019, come anche l’orario insufficiente dell’ambulatorio pediatrico.

Altro nodo da sciogliere è rappresentato dalla determina del D.G. ASUR n° 742 (tuttora sospesa, una vera e propria “Spada di Damocle” sulla testa dell’ospedale) che, se applicata, penalizzerebbe ulteriormente servizi importanti quali l’Hospice, l’Oncologia e la Radiologia (già carente di medici e tecnici), peraltro con la necessità di incentivare la diagnostica.

Il Servizio di primo soccorso e di Soccorso Emergenza da rivedere in un contesto generale nel quale si evidenziano carenze di uomini e mezzi. Rete di soccorso da potenziare, anche con mezzi di soccorso avanzato, al fine di garantire l’accesso nei grandi Centri specialistici in tempi adeguati. Da rivedere ed organizzare secondo criteri aggiornati il Servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), carente per l’aspetto sanitario, come anche per la parte socio-assistenziale e riabilitativa. Indispensabile l’integrazione con figure specialistiche quali Geriatra, Fisiatra, Urologo. Assolutamente da rivedere la modalità di assegnazione degli ausili sanitari ai disabili. Ci si imbatte in una procedura medico – burocratica che ha dell’incredibile; una serie di passaggi che richiede un periodo di tempo lungo e non preventivabile e che spesso costringe l’interessato ad acquistare o affittare l’ausilio, con il risultato che viene pagato sia dal cittadino che dallo Stato, ed a volte quando è finita la pratica burocratica, l’ausilio non serve più, per scoprire infine che l’ASUR non lo rivuole indietro, anche se nuovo.  Il Servizio CUP che sarebbe opportuno rivedere il modo di prenotazione non a livello regionale ma di Area Vasta, soprattutto per agevolare la fascia di popolazione che non dispone della possibilità di fare grandi spostamenti per una visita.

Queste sono alcune delle situazioni ed istanze che vogliamo portare alla attenzione di amministratori e politici, nelle opportune Sedi.

Associazione Help, CRI, AVIS, TDM, Caritas Vicariale

23 luglio 2020

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