“Strada Comune”: a Macerata esistono anche i bambini

Non servono le parole di psicologi o pedagogisti di fama nazionale per spiegarci una cosa che ogni famiglia e ogni cittadino sensibile vede chiaramente da solo: la quarantena ha prodotto ferite importanti. Impoverimento delle relazioni e sofferenze psicologiche, riduzione delle possibilità educative e immobilità fisiche. Problemi che hanno colpito tutti, ma in particolar modo una fascia della popolazione: i bambini e le bambine.
Emergenza bambini – Con la ripresa, piano piano tutti stiamo ricominciando una vita diversa, con difficoltà e nuove attenzioni; ma stiamo ripartendo. O meglio, quasi tutti stiamo ripartendo. Perché per i bambini la vita normale non è tornata più. La scuola non può essere ripresa, così come la maggior parte delle attività sportive e artistiche organizzate; i parchi sono chiusi e l’accesso è limitato da tristi nastri bianchi e rossi. È un’emergenza. Una silenziosa emergenza che segnerà i piccoli per gli anni a venire.
Dal Comune di Macerata niente – Di fronte a questa emergenza, sorprende che solo il 28 Maggio le famiglie ricevono qualche novità dal Comune di Macerata: si riaprono i parchi? Si parte con i centri estivi? Si apre uno sportello per i bonus baby sitter? Si stanziano soldi straordinari per una programmazione condivisa con la città? No. Scopriamo che ha incontrato alcune realtà. Che comincia a muoversi qualcosa, ma non si sa bene cosa. Già dal 18 Maggio sarebbe stato possibile dare il via ad attività educative e sociali dedicate ai più piccoli, adottando i dovuti protocolli di sicurezza certificati dalle autorità sanitarie. 
Mancano indicazioni chiare e coordinamento – Capiamoci: non possiamo dirci sorpresi, visto che parliamo di una città capoluogo che negli ultimi anni ha deciso di non investire in centri di aggregazione, nelle ludoteche, nei luoghi di socialità e attività nei parchi. Però riteniamo che tanti cittadini sperassero (e sperino ancora) che in questa fase di emergenza si possa fare qualcosa il prima possibile. Abbiamo tante realtà sociali ed educative capaci e competenti che sarebbero sicuramente disposte a mettersi in gioco, a condizione di avere indicazioni chiare e magari un coordinamento da chi si occupa di politiche per i bambini. Mentre tanti altri Comuni sono già molto avanti nella predisposizione di attività, a Macerata sembra più importante fare dichiarazioni che non predisporre servizi immediati per genitori e figli.
“Strada Comune” sostiene con fermezza che è necessario: fare un bando pubblico per una co-progettazione delle attività dei prossimi mesi; garantire come Comune la fornitura di materiali e presidi sanitari alle realtà sociali che organizzeranno le attività; riaprire interamente i parchi e affidarli alla responsabilità di singoli e associazioni per la ciclica sanificazione, conformemente al DPCM del Governo.
La sfida è complessa ma va giocata – Davvero vogliamo lasciare le famiglie al loro stato di abbandono e i bambini nella condizione di affrontare da soli le sfide del distanziamento? Abbiamo davanti una sfida complicata e difficile: quella di tenere insieme l’attività relazionale, ludica, creativa con la sicurezza sanitaria. La salute psichica e sociale con la salute fisica. Cominciamo a giocarla.”

Alberto Cicarè – candidato sindaco a Macerata per “Strada Comune”

30 maggio 2020

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