A Camerino niente corteo, niente gara ma ci sarà il falò

Sarà un maggio insolito per Camerino, dove solitamente questo mese si traduce con San Venanzio e Corsa alla Spada e Palio. La rievocazione storica quest’anno non si svolgerà secondo la normale consuetudine a causa dell’emergenza Covid19 che ha costretto a rimandare gli eventi in programma, tra cui il corteo storico del 17 sera nonché quello della domenica con l’avvincente gara.

Diretta tv – Tuttavia, domenica 17 a partire dalle ore 21:30 sarà possibile assistere alla preghiera di affidamento al Santo Patrono Venanzio, da casa, in diretta tv su Etv Marche sul (canale 12 del DT), in diretta Facebook, sull’App e sul sito www.etvmarche.it. Durante la preghiera, presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara, verranno offerti, come ogni anno, i ceri, quale preziosa offerta dell’intera comunità al Santo.

Un momento importante – “Non vedevamo l’ora di tornare nella Basilica di San Venanzio, riaperta dopo il sisma, lo scorso dicembre e vedere arrivare i figuranti dei terzieri, sentire il rimbombo dei tamburi e il suono delle chiarine – afferma il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia – Dovremo aspettare ancora, ma sarà l’occasione per ritrovarci celebrando il rito di della preghiera di affidamento al nostro Patrono, in tv. Un momento importante per tutti noi, che ci consentirà di essere idealmente uniti in questo periodo di distanziamento forzato. Vorrei ringraziare l’arcivescovo Francesco Massara, don Marco Gentilucci e Stefania Scuri, presidente della Corsa alla Spada e Palio, insieme a tutta l’associazione per l’impegno e il lavoro difficile e complesso che hanno svolto in queste settimane, per far sì che la parte sacra della nostra tradizione non fosse sospesa. All’associazione va anche il ringraziamento per l’iniziativa “Adotta una pigotta”, il cui ricavato sarà devoluto all’ospedale di Camerino che è stato convertito a Covid hospital dall’8 marzo ed è tutt’ora in prima linea per salvare vite umane”.

Le lanterne – A partire dal 19 maggio sarà, inoltre, possibile lasciare la propria lanterna nella Cripta della Basilica di San Venanzio (ci sarà un’apposita indicazione) così da poter far visita al Santo e riprenderla dopo la reposizione della statua. “Mi unisco – conclude Sborgia – all’invito di accendere le nostre lanterne o candele esponendole all’esterno o sul davanzale della finestra delle nostre abitazioni, come gesto di unione e di condivisione per superare questo momento di difficoltà in cui c’è bisogno dell’impegno di tutti”.

16 maggio 2020

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