Parliamo di francobolli e di monete: dove va il collezionismo?

Con l’avvento di Internet il collezionismo filatelico e numismatico sembrava in via di scomparsa, andiamo a vedere insieme al maceratese Carlo Callimaci, uno dei pochi commercianti del settore della provincia di Macerata ancora rimasti.

Le età della passione per il collezionismo – Mi dice: “Nella vita ci sono alti e bassi, gioie e dolori, amori e delusioni, ma ciò che rimarrà sempre è la passione per il collezionismo. Filatelici e/o numismatici si nasce questa passione ce l’abbiamo nel DNA. Il fascino che ci trasmette il francobollo o la moneta è qualcosa che solo gli amatori possono capirlo. S’inizia da bambini per collezionare francobolli e monete, verso i 25-30 anni la passione rallenta per impegni di vita e di lavoro per poi riprendere dai 60 anni in su”.

Dal collezionismo al lavoro – È piacevole vedere una persona matura, anziana con la stessa voglia di collezionare di quando era fanciullo. Nei primi anni Settanta, era piccolo quando il padre Ezio gli mostrò un raccoglitore di francobolli, nacque l’amore che gli resterà per sempre. La vita, come succede, prese risvolti imprevedibili quando la filatelia e la numismatica lo hanno salvato. Inizialmente era una piccola forma di collezionismo ma poi è diventato il suo lavoro.

Come è cambiato il collezionismo – Nel tempo il collezionare è cambiato, vediamo come. Negli anni Sessanta i francobolli si reperivano quasi esclusivamente grazie alla corrispondenza ricevuta e negli uffici postali. Nel decennio successivo iniziarono a proliferare convegni filatelici e numismatici, dove i collezionisti potevano reperire il materiale da loro ricercato. Dagli anni Ottanta sorsero in misura maggiore i negozi filatelici e numismatici in tutta Italia e in modo particolare nelle Marche. In questo periodo grandi ditte filateliche hanno convinto i collezionisti che acquistare francobolli era una forma redditizia di investimento e risparmio: ciò ha recato un grande danno al collezionismo.

Cosa intende il collezionista per guadagno – Come tutti gli hobby, il collezionismo ha un costo e difficilmente il denaro speso potrà rientrare con un guadagno, sicuramente rientrerà con una perdita economica. Bisogna intendere il guadagno nella forma più ampia della parola, collezionare francobolli e monete vuol dire conoscere la storia, la geografia, lo sport ed eventi di tutti i tipi. Proprio questo è il nocciolo della questione. Quando investitori non collezionisti sono entrati nel settore hanno creato confusione e avuto perdite. A suo parere gli investor dovrebbero stare lontani da questo mondo perché creano false aspettative nei collezionisti.

Il cambiamento con Internet – Con l’avvento di Internet, nel 1995 in Italia, il mondo è diventato più piccolo, tutti si potevano documentare e reperire materiale a costi più equi. I negozi esistenti, non adeguati ai tempi, si sono visti decurtare gli introiti e il loro numero è diminuito notevolmente così come i convegni che si tenevano periodicamente in ogni città d’Italia. Molti dicono che la filatelia e la numismatica sono in declino, ma il nostro interlocutore non è d’accordo. È solo cambiata la modalità di reperimento del materiale, quindi i negozi fisici e i piccoli convegni che non propongono merce a prezzi di mercato purtroppo sono costretti a chiudere. Sul web i prezzi si sono livellati verso il basso, per una questione di mercato, il web premia la professionalità e il prezzo.

Il declino dei cataloghi cartacei – I cataloghi cartacei sono un po’ superati, in quanto la valutazione di mercato di ogni singolo pezzo viene reperita dal web. In una moneta acquistata in Italia tramite la Rete i costi di spedizione non sono esagerati ed è più facile reperire i pezzi mancanti della collezione a prezzi più accessibili.

I “fogliaroli” – Dagli anni Settanta a metà anni Ottanta esistevano i cosiddetti fogliaroli, coloro che appena usciva un francobollo della Città del Vaticano, d’Italia e un po’ meno di San Marino, ne compravano interi fogli. A distanza di vari anni si può dire che è stato un pessimo investimento a causa del mercato e delle disposizioni di alcuni Stati, come la Città del Vaticano, che hanno rimosso la validità postale ai francobolli in lire. I francobolli emessi dalla Repubblica Italiana in lire sono tuttora validi per l’affrancatura.

Il collezionismo all’estero – Con sua sorpresa, tramite la Rete, ha constatato che il collezionismo di filatelia e numismatica è molto diffuso nel Medio Oriente. Io ho constatato di persona che a Madrid e a Ginevra ci sono molto ben forniti negozi di monete e credo anche di francobolli. L’operatore di cui abbiamo raccontato ha un target di clienti medio-piccoli in tutta Italia e all’estero, ma non tratta pezzi rari e troppo costosi.

Eno Santecchia

23 aprile 2020

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