La televisione, non solo quella di Stato, ci assilla spesso con due argomenti: “Gli italiani non leggono” e “Nello scacchiere mondiale l’Italia viene considerata insignificante”. Tutto vero! La colpa è ascritta agli italiani che non leggono e quando leggono non ricordano. Trilussa aveva previsto tutto da vari decenni: ogni singolo comportamento dei suoi compatrioti e anche quello del governo Conte bis. Ma questa previsione è stata la più difficile: ai suoi tempi c’erano solo BisConti.
Nazzareno Graziosi
Er Leone e er Conijo
di Trilussa
Un povero Conijo umanitario / disse ar Leone: “E fatte tajà l’ogna! / Levate quel’artiji! È ‘na vergogna! / Io, come socialista, so’ contrario / a qualunque armamento che fa male / tanto a la pelle quanto a l’ideale”.
“Me le farò spuntà…” disse er Leone / pe’ fàsse benvolé dar socialista: / e agnede difilato da un callista / incaricato de l’operazzione. / Quello pijò le forbice, e in du’ bbòtte / je fece zompà l’ogna e bòna notte.
Ècchete che er Conijo, er giorno appresso, / ner véde un Lupo co’ l’Agnello in bocca / dette l’allarme: “Olà! Sotto a chi tocca!…”. / Er Leone je chiese: “E ch’è successo?” / “Corri! C’è un Lupo! Presto! Daje addosso!” / “Eh! – dice – me dispiace, ma nun posso.
Prima m’hai detto: lèvete l’artiji, / e mó me strilli: all’armi! …E come vôi / che s’improvisi un popolo d’eroi / dov’hanno predicato li coniji? / Adesso aspetta, caro mio; bisogna / che me dài tempo pe’ rimette l’ogna.
Va’ tu dal Lupo. Faje perde er vizzio, / e a la più brutta spaccheje la testa / coll’ordine der giorno de protesta / ch’hai presentato all’urtimo comizzio…”. / “Ah, no! – disse er Conijo – Io so’ fratello / tanto del Lupo quanto de l’Agnello”.
13 aprile 2020