Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del Popolo della Famiglia, commenta l’infelice esito della conferenza convocata da Regione Marche sui provvedimenti regionali rispetto alla vicenda ‘Corona virus’: “Ha fatto bene il Governatore Ceriscioli a emettere e comunicare l’ordinanza di chiusura delle scuole e delle manifestazioni ed eventi nelle Marche. Peccato che il provvedimento, che sarebbe servito a tutelare la salute dei cittadini, sia durato un battito di ciglia. Ho assistito alla conferenza tramite Facebook e devo dire che mi è dispiaciuto per la magra figura fatta da Ceriscioli. Nonostante ciò, non posso lasciar correre: oggi è stata messa la salute dei cittadini marchigiani al secondo posto rispetto a una richiesta proveniente dall’alto. Il dietrofront non è stato fatto per dovere, in quanto l’emissione dell’ordinanza fa parte delle competenze della Regione. Allora perché? Se ‘la sicurezza dei cittadini dai più piccoli ai più grandi viene prima di tutto’ , frase presa dal discorso del Governatore riportato in un quotidiano online della nostra regione, per quale motivo la richiesta telefonica proveniente dal Premier Conte è stata accettata su due piedi senza colpo ferire? Non si poteva emettere l’ordinanza e poi modificarla nei giorni successivi secondo le direttive emanate dal Governo? Se è vero che nelle Marche fino a ora non si sono verificati casi di contagio è altrettanto vero che nell’arco di una giornata la situazione potrebbe anche cambiare. A fronte di ciò che sta accadendo in altre regioni italiane, il buon senso avrebbe dovuto suggerire di utilizzare il principio di precauzione. Buonsenso che in questo caso è stato ampiamente ignorato”.
25 febbraio 2020