Studenti e insegnanti maceratesi: procuratevi delle candele!

E questi, Carancini e Pettinari, fanno perdere la pazienza pure ai Santi! Si passano la palla a vicenda e non vanno mai a rete. In questo caso la rete è la querelle, ormai infinita, che riguarda scuola e studenti. La scuola è il Pannaggi, antisismica, e gli studenti sono quelli dovrebbero essere trasferiti al Don Bosco, però parzialmente terremotato. Il Tribunale pressa perché ha bisogno dei locali del Pannaggi, proprio quelli. Su tutto incombe, a completare un quadro davvero indegno per Macerata, lo stacco dell’energia elettrica: cari studenti e insegnanti cominciate a procurarvi delle candele!

Giustamente, Francesca D’Alessandro, da mamma e da insegnante, chiede subito chiarezza e lo fa con un duro e dettagliato comunicato stampa che potete leggere di seguito.  

“Il Convitto nazionale ha bisogno di aule e chiede gli spazi nella stessa sede del Pannaggi, lasciati liberi dopo il trasferimento della Dante Alighieri presso il nuovo polo scolastico. Da ricordare che attualmente alcune aule sono state allestite in emergenza, non a norma, con la promessa che sarebbero state ricollocate non appena la Dante Alighieri fosse andata via. Le famiglie hanno  raccolto più di mille firme per scongiurare il trasferimento delle classi presso la sede del Don Bosco, perché considerata una sede molto meno sicura rispetto alla sede del Pannaggi, ma ad oggi, nonostante il Sindaco e il Presidente della Provincia avessero assicurato tutta la loro collaborazione, nulla di certo si sa, nessuna autorizzazione ufficiale è arrivata alla scuola.

Anzi, si parla di una eventuale “ordinanza contingibile e urgente” per liberare il pianterreno dell’istituto e per permettere agli uffici del tribunale di essere spostati per eliminare il rischio amianto.

Fratelli d’Italia capisce la necessità di fare i lavori per tutelare la salute del personale del Tribunale, ma non capisce perché il trasferimento di tali uffici non possa essere fatto altrove, per esempio nei locali del Don Bosco. Riteniamo infatti che la sicurezza degli studenti debba essere il principio guida per ogni decisione di buon senso.

Il Sindaco e il Presidente della Provincia di Macerata dovrebbero in ogni modo chiarire questa situazione per rispetto delle tante famiglie che hanno iscritto i loro figli al Convitto nazionale e che meritano una risposta certa.

Oltremodo discutibile inoltre la richiesta alla scuola, appresa dalle testate giornalistiche locali, da parte del  Comune, di  pagare le bollette da febbraio, pena il taglio della luce, dimenticando oltretutto che la scuola è una scuola terremotata. In barba a ragazzini entusiasti che hanno scelto questa scuola per l’ottima gestione, per l’offerta formativa e per il lavoro del personale scolastico! I costi di gestione dovrebbero essere in capo alla Provincia, secondo il Comune e in capo al Comune, secondo la Provincia.

In attesa che la querelle si risolva il Comune avverte che alla scuola potrebbe essere tagliata la luce, qualora non paghi. 

Fratelli d’Italia pretende chiarezza, chiede rispetto, chiede che i ragazzi e il diritto all’istruzione abbiano la priorità su tutte le questioni che, solo con un po’ di buona volontà, potrebbero essere risolte, senza perdere ulteriore tempo e rispettando un principio costituzionalmente garantito. È per questo che verrà effettuata una interrogazione sia in Consiglio comunale che in quello provinciale, con l’auspicio di dare risposte certe su una situazione diventata ormai quasi imbarazzante e avvilente”.

Francesca D’Alessandro – Fratelli d’Italia Macerata

22 febbraio 2020

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