A Torrette i pasti arrivano da Rovigo due volte la settimana

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Non si vede la fine in fondo alla lunga storia dell’attivazione del servizio mensa interno agli Ospedali riuniti di Torrette. Non è bastata, infatti, la sollecitazione del capogruppo della Lega nord in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, formulata attraverso una interrogazione del maggio dello scorso anno, a stimolare l’azione della Giunta regionale.

 

Da Rovigo arrivano pasti precotti due volte la settimana

“Quella della mensa dell’ospedale di Torrette – rileva Zaffiri – è una storia che nasce addirittura nel 2010, anno in cui fu indetta la prima gara d’appalto per la ristrutturazione dei locali per un importo di oltre due milioni di euro. Da quella che, almeno apparentemente, poteva sembrare una buona notizia è successivamente scaturita una serie di disservizi e di inciampi, quali una perizia per rivisitare l’intero progetto (2016), l’avvio di una nuova procedura per l’attivazione del cosiddetto vassoio personalizzato, l’esternalizzazione del servizio mensa, attualmente gestito da un’azienda di Rovigo che consegna i pasti precotti due volte alla settimana…”

 

Altri 2 milioni di euro?

“E pensare – incalza Zaffiri – che nella risposta a quella interrogazione, arrivata a ottobre 2019, il Presidente Ceriscioli riferiva di un prossimo avvio della gara di affidamento del servizio.

Tutt’altro, visto che, a oggi, la cucina interna e appena ristrutturata è ancora ferma al palo e, per il passaggio al vassoio personalizzato, servirebbero ulteriori due milioni di euro di risorse pubbliche che si sarebbero potute risparmiare se si fosse avuta una visione progettuale di lungo periodo.

Nel frattempo, a beneficiare dello stallo della situazione è la ditta di Rovigo che ha ottenuto un contratto ponte per proseguire la sua attività di fornitura dei pasti, non altrettanto gli utenti che continuano a lamentare scarse condizioni igieniche e bassa qualità dei pasti”.

Tutte questioni che necessitano delle risposte chiare e definitive e che sono state poste nel dettaglio da Zaffiri in una nuova interrogazione rivolta al Presidente Ceriscioli.

Sandro Zaffiri

1 febbraio 2020

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