Dopo le proteste di insegnanti, genitori e parti politiche, dopo il batti e ribatti tra dichiarazioni ufficiali e messaggi lanciati nel mare magnum dei social (un po’ come se uno si mettesse a strillare nel mezzo di piazza…), il Presidente della Provincia Antonio Pettinari chiarisce una volta per tutte e in modo perentorio la situazione: “Il Convitto rimane al Pannaggi. Ma mai era stato messo in dubbio!”
Poi spiega: “Venerdì scorso alla presenza del Provveditore, la professoressa Carla Sagretti, ho incontrato i due dirigenti scolastici: Francesco Giacchetta, alla guida dell’Ipsia “F. Corridoni”, e il Rettore/Presidente del Convitto Nazionale Statale G. Leopardi” Annamaria Marcantonelli. Ho chiarito che avevamo ipotizzato una convivenza tra le due scuole nello stabile del Pannaggi, ma dopo i sopralluoghi effettuati con i tecnici abbiamo valutato che non sarebbe stato possibile trasferire lì il professionale.
In ogni caso, mai c’è stata l’intenzione di spostare il Convitto, cosa che ritengo assurda in quanto l’emergenza terremoto non è terminata: quindi la scuola rimane al Pannaggi fino a quando non vengono recuperati gli spazi della storica sede.
Durante l’incontro ho preso atto della necessità dei nuovi spazi richiesti dal Convitto e ho dato disponibilità a utilizzare le aule ora lasciate libere (nel Pannaggi) dalla Dante Alighieri, comunicando al dirigente dell’Ipsia la ferma volontà di trasferire la scuola al Pannaggi il prima possibile, appena l’emergenza del Convitto si sarà conclusa”.
In definitiva:
1 – gli studenti del Convitto restano al Pannaggi e disporranno di più aule;
2 – gli studenti dell’Ipsia restano dove sono e si trasferiranno al Pannaggi solo dopo che sarà stata ristrutturata la sede storica del Convitto.
29 gennaio 2020