Ancora una mostra per l’artista Carlo Iacomucci che questa volta espone le sue opere a Villa Musone di Castelfidardo, negli spazi messi a disposizione dalla Casa Vinicola G. Garofoli in via Carlo Marx n° 123.
Il vernissage è per sabato 18 gennaio 2020 alle ore 17:15.
L’evento è curato dalla professoressa Amneris Ulderigi in collaborazione con Caterina Garofoli e vedrà la partecipazione delle “Persone-libro” dell’Associazione Culturale Donne di Carta.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 febbraio 2020 con i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì 8:30-13:00 – 14:30-19:30;
sabato 9:00-13:00 – 15:30-19:30.
Per informazioni contattare i seguenti numeri telefonici:
071.7820162 – 320.0361833 – 388.4974303.
Il Maestro Carlo Iacomucci
Personaggio, artista illustre, Carlo Iacomucci! Si sperimenta in PERCORSI che hanno, come denominatore comune, la poetica del segno e i colori. l suoi ‘PERCORSI ARCOBALENO’ si muovono dal reale al sognato, dagli occhi del cuore, agli sguardi esterni, ma sempre in luce, in volo verso lo spirituale. La sua Arte bella, che ‘specchia i colori dell’anima’, si esprime con suggestive e poetiche creazioni, incisioni e dipinti, mediante un linguaggio armonioso fatto di simboli, segni, che fluttuano tra l’immaginario e il reale, creando sensazioni di movimento. C. Iacomucci viaggia orizzonti, senza allontanarsi da sé. Ogni creazione è un universo di ricordi, di pensieri, di azioni, di sogni…eternate nel segno e nel colore. Il suo vero viaggio emozionale, comincia laddove il cuore sfida il vento della paura, cuore leggero, che vola la libertà di Essere, con il fascino dell’orizzonte senza limiti e con desideri che cambiano sembianza, come le nuvole, al ritmo umorale del suo tempo interiore. Motivi ricorrenti sono le gocce, il vento, cappelli, aquiloni…tracce giocose, bizzarre, capriccio e, che rappresentano la sua inconfondibile impronta. L’immaginazione è il suo aquilone più alto e quando, con le ragioni del cuore, è bello alto, in luce arcobaleno, taglia la corda, i suoi freni inibitori e libera le sue verità invisibili, sottili, in forme di magia che incantano, le più svariate, con la logica del visibile. Tutto prende significato, diventa segno e sogno al contempo! E’ come se i pensieri prendessero luce arcobaleno sulla tela, per divenire visione di ‘paesaggi’ vissuti, di ‘paradisi’ desiderati, perduti, immaginati…di cielo! Inquiete geometrie, atmosfere sospese, sacrali…preghiere di vento, sembrano creare attesa di eventi risolutivi che abbracciano il mondo. Il sette è il numero che il maestro Iacomucci predilige, è trionfante nelle sue opere! Sette é il simbolo di alleanza tra Dio e l’uomo con elevatezza morale e sette sono i colori della luce, dell’arcobaleno! Talvolta, il segno prende corpo, diventa ‘personaggio’…talvolta anche la morte veste la sua ombra e le lacrime cadono a pioggia, come foglie volate via, scompigliate da colpi di vento impaziente, che entra in scena all’improvviso, chissà da dove… inafferrabile, come vento di poesia! Carlo Iacomucci, artista dalla “mano ribelle”, è poeta dell’immagine e i ‘versi’ delle sue poesie prendono visione…visioni colorate, mute, dove le parole, alate, tacciono. Parlano i segni, i colori, colori brillanti, intensi, squillanti che mescolati tra loro, in forma vivace, infondono gioia ed allegria, fanno vibrare le corde dei sentimenti e delle emozioni. Carlo Iacomucci nasce e studia ad Urbino, vive e opera a Macerata.
Prof. Amneris Ulderigi
14 gennaio 2020