“Movimento 5 Stelle Macerata” Roberto Cherubini si offre candidato

Buon anno a tutti i lettori e benvenuti signori al teatrino della politica rappresentato benissimo dall’attuale centro sinistra in prossimità delle primarie. Tanti spettatori, lontani dalle dinamiche politiche, restano vittime di questi giochi e, seppur brave persone, cadono nella trappola delle “firme a sostegno” di qualcuno.

Chi un po’ ha conosciuto le dinamiche del potere sa benissimo che il potete inebria e lascia molto indietro le logiche del bene comune e della condivisione.

 

Le candidature nel centro sinistra maceratese

Gli ultimi 3 atti del teatrino ne sono l’esempio più evidente. Parlo delle candidature senza nessuna speranza di Luciano Pantanetti, Davide Miliozzi e Stefania Monteverde intrise di contraddizioni evidenti ma con un un solo obiettivo: il mantenimento del potere.

Ricotta, come sanno coloro che in politica ci stanno, non ha rivali per mille ragioni e se ci fosse stata una possibilità di sconfiggerlo poteva essere quella di unire le forze dei 3 contendenti, che da sempre si dichiarano di sinistra. Perché allora non si mettono insieme? Semplicemente perché ognuno di loro ambisce a un assessorato o ad un posto di potere che in caso di vittoria del centro sinistra riceverà per avere aiutato il vincitore predestinato.

Palese la contraddizione nelle dichiarazioni di Davide Miliozzi che dice di avere con se +Europa ed il giorno dopo la Monteverde (rappresentante di + Europa, forza neo liberale lontanissima dalla sinistra) dice di correre da sola.

 

Le primarie e il Manuale Cencelli

Le primarie sono un grande atto di democrazia se non organizzate per la spartizione del potere, ma quando osservi che il PD è compatto su Ricotta e gli altri neanche si mettono insieme, comprendi immediatamente quella che sarà la compagine di Governo in caso di vittoria (molto improbabile).

Manuale Cencelli in mano chiederebbero come sempre un Assessore per ogni fazione e le competenze e le professionalità andrebbero, come sempre, a farsi benedire (salvo rari casi di fortunata accoppiata potere-competenza).

 

I contributi a pioggia

Potremmo ritrovarci come negli anni scorsi assessori che non hanno mai lavorato e che interpretano il ruolo non come riconoscimento delle professionalità e competenze, ma come contributi a pioggia alle associazioni per ricevere consenso. Parlo ovviamente del noto esponente di Pensare Macerata, maestro in quelle dinamiche politiche che detesto e che secondo me sono la maggiore zavorra del nostro Paese. Fare politica in quel modo significa sacrificare le competenze per il consenso e costringere migliaia di nostri giovani preparati a fuggire all’estero per vedersi riconosciute le competenze.

 

Esempio pratico

Faccio un esempio pratico, parlando di associazionismo, per far capire le differenze tra la politica che sogno e quella che vedo ogni giorno: le associazioni cittadine sono la forza principale di questa città e la brutta abitudine del centro sinistra di tirarle per la giacchetta è deprecabile. Come dissi in un incontro nella sala consiliare con le varie associazioni, deve essere l’Amministrazione comunale a proporre progetti ed a farli realizzare a quelle associazioni che si sentono in grado di farlo. Le appartenenze presunte, le simpatie personali, le prebende versate non dovrebbero pesare se vogliamo tutti una società più giusta che riconosca le competenze e le professionalità. 

Ci sono persone ed associazioni cittadine che non contribuiscono al bene comune da decenni solo perché hanno avuto un’ appartenenza diversa dai governanti e vengono esclusi per default. 

Succederebbe la stessa cosa con il centro destra, secondo me, ma non ne abbiamo le prove. 

 

L’elenco dei contributi

Accedendo alla sezione “amministrazione trasparente” del Comune di Macerata è possibile ad ogni cittadino osservare l’elenco dei contributi e farsi un’idea.

Per essere schematico direi che oggi la politica del consenso (che esclude le competenze) divide la torta dei contributi tra tante associazioni in maniera omogenea avendo come principale obbiettivo il consenso; la politica che sogno è invece quella che metta intorno ad un tavolo tutte le associazioni e offre la torta a tutti coloro che possono contribuire a progetti che partono dall’amministrazione.

 

Piccole forme di corruzione da cancellare

Se avessimo usato questa logica in passato avremmo per esempio già realizzato il restauro delle fonti cittadine (importantissimo per mille ragioni) pescando professionalità cittadine che oggi, non essendo filo-governative, vengono escluse.

L’Italia se cancellasse queste piccole forme di corruzione, che premiano i raccomandati e fanno scappare i giovani all’estero, sarebbe la prima forza mondiale grazie a un patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico senza eguali.

 

Roberto Cherubini si offre candidato

Intanto noi “5Stelle” portiamo avanti il nostro lavoro con corposi gruppi di lavoro e come già detto offrirò la mia possibile candidatura se tante persone decideranno di metterci la faccia in un percorso partecipato, sconosciuto a chi parla di discontinuità ma sta nel palazzo da decenni.

Roberto Cherubini

8 gennaio 2020

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