Tra le fessure nascoste ti ascolti
in mormorii di vita solitaria.
Raccogli i respiri di fugaci tramonti,
sogni che spargi muto,
nel soffio del vento,
testimone mai stanco
ad oscurarne le tenebre.
Sei un mimo, e come un mimo anch’io,
tocco la tua arte.
Come ricompensarti?
Con la gratitudine dei giorni
che ho nel cuore per te,
perché possa dimenticarmi
le offese e la stanchezza,
bisognoso di teneri germogli
da raccogliere come te
solo con l’anima.
Mauro Ruzzu
30 dicembre 2019