Tremano nel loro destino,
simulando il vero
ma più volte è vano.
Esiliati dal mondo
per una piccola brezza di certezze
per trovarsi in una verità crudele,
dal loro cuore puro.
Si perdono nella folla,
la rude folla dei loro giorni,
per vincere il male
a loro modo si illudono
con l’istinto di venirne fuori
da droghe, facili costumi, furti,
e il pianto sgorga all’improvviso
toccando la nostra esistenza.
Tremano nel loro destino
piegati a sopportare una vita
distante dalla normalità
dove l’ignoto imprigiona
Il quieto ritorno domestico famigliare.
Voci di giovinezza
perse nelle tenebre,
forse solo in cerca
di un paradiso perduto,
castigati, diversi, soli,
con tante domande senza risposta,
bisognosi solo d’amore.
Mauro Ruzzu
18 dicembre 2019