Macerata, l’avventura dello Sferisterio raccontata da Lucia Tancredi

Duecento anni fa quasi cento cittadini maceratesi si riunivano per sottoscrivere la “obbligazione primordiale” con la quale si determinavano a costruire lo sferisterio più bello d’Italia.

Non solo un luogo destinato al gioco della palla a bracciale, ma un tempio laico dove esercitare una cittadinanza attiva in nome del bene comune. I Cento Consorti, molti dei quali erano progressisti, liberali e carbonari, rappresentavano un Ottocento generoso, pieno di grandi passioni, ideali e spirito di gruppo, non solo “il secolo superbo e sciocco”, secondo la definizione leopardiana.

Il genio di Ireneo Aleandri – allora solo ventottenne – realizzava il monumento secondo l’estetica neoclassica, nella persuasione che la bellezza potesse salvare il mondo da violenza e ignoranza. I carati, le quote dei Consorti, sono arrivati per vie dirette o traverse agli Eredi i quali, precisa il dott. Walfrido Cicconi, Presidente della Società Civile Eredi dei Cento Consorti, “non si sono sciolti al tempo della fine dei lavori e neanche dopo la cessione dell’Edificio al Comune nel 1985, per tenere vivi valori e ideali che avevano animato gli antenati. Parlare dello Sferisterio è parlare di Macerata, non solo perché l’Edificio è nella città, ma è la città stessa ad essere nell’Arena”.

Per celebrare l’anniversario, i Consorti hanno chiesto alla scrittrice Lucia Tancredi di raccontare l’alta avventura. Il risultato è più di un saggio storico, una microstoria appassionante in cui il tono narrativo segue fedelmente il dato reale, svolgendo due secoli di storia maceratese e italiana.

Il libro verrà presentato giovedì 5 dicembre alle ore 17,30 presso il teatro della Filarmonica.

L’autrice sarà accompagnata dall’attrice Pamela Olivieri e dal pianista Fabio Capponi.

L’evento, gratuito e aperto al pubblico,  ha il patrocinio del Comune di Macerata, dell’Accademia dei Catenati e della Società Filarmonica.

2 dicembre 2019

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