Giovedì 31 ottobre alle ore 17 a Sforzacosta di Macerata (via Peranda 44, sede dell’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano”) la Festa di Halloween è stata usata per un incontro di ludodidattica che abbinava elementi italiani e anglosassoni.
Halloween è una festa di origine celtica che fu in qualche modo cristianizzata durante il medioevo tramite l’istituzione del giorno di Ognissanti il 1° Novembre e, in seguito, della commemorazione dei defunti il 2 Novembre. Il nome Halloween (in irlandese HallowE’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi.
È noto che l’Associazione annovera tra le proprie attività una realtà unica a livello nazionale, ossia la Playgroup d’inglese per i 0-3 anni, e che usa le festività di tutto il mondo come veicolo didattico e strumento di avvicinamento alle altre culture e perciò propedeutico all’integrazione e alla lotta a emarginazione, isolamento e pregiudizio verso tutto ciò che può essere considerato “altro” o “diverso”.
Così, i bambini, insieme ai genitori, si sono presentati mascherati e con i “dolcetti”, salutari e non commerciali, fatti a casa, che servivano per il “Trick or Treat”. Un gesto simbolico per contrastare il lato “commerciale” della festa e per promuovere una sana alimentazione tra le famiglie.
Ad accogliere i piccoli c’erano le Jack O’Lantern, le zucche vere intagliate e decorate dai bambini durante la settimana durante il laboratorio creativo apposito nella sede dell’Associazione.
Si è cantato il “Knock, knock, Trick or Treat?” in inglese e si è ballata la “Danza delle streghe” in italiano, “La pentola della strega” è servita per dissipare tutte le paure dei bambini e per parlare delle emozioni.
Cavalcare l’opportunità di una festività fa sì che i bambini e le bambine fanno il pieno di esperienze, dove condividono qualcosa con l’adulto che si mette a loro livello, si creano dei bei ricordi, si dà sfogo alla creatività, si fa esercizio di motricità fine e grossolana, si manipola un ortaggio a tal punto che viene la voglia spontanea di mangiarlo poi a casa, si legge, si balla, si canta, si socializza, si confronta, ci si maschera, si usa un’altra lingua (inglese), in breve, si fa il pieno di esercizi cognitivi che aiutano la crescita e il ben-essere del bambino.
2 novembre 2019