Macerata, alcune idee per ripensare la zona di piazza Pizzarello

Il grande spazio posto di fronte a piazza Pizzarello, senza tornare troppo indietro nel tempo, era adibito a mercatino e a parcheggio, questo servito da mini bus che portavano le persone direttamente in centro. Il mercatino non era un granché e nemmeno lo stato del piazzale per le auto. Poi c’è stata la rivoluzione: metà spazio destinato alle corriere, con tutto il caos creato, l’altra metà per la realizzazione di un grande palazzo, mai terminato.

Il luogo aveva una vocazione naturale che una pessima azione amministrativa sconvolse.

Oggi, in funzione della scelta fatta dalla Università, secondo il Consigliere comunale Davide Miliozzi il luogo va riconsiderato.

 

L’idea di Davide Miliozzi

Miliozzi scrive, toccando anche l’argomento rapporto Università-Comune: “L’Università di Macerata ha scelto piazza Pizzarello per il nuovo polo didattico. Un cantiere abbandonato da anni riprenderà vita, riqualificando un intero quartiere. Da cinque anni portiamo avanti questa battaglia in Consiglio comunale, abbiamo presentato mozioni e ordini del giorno che affrontavano la questione dei cantieri abbandonati in città, e nella fattispecie l’incompiuta di Piazza Pizzarello. Vogliamo ringraziare l’Università di Macerata, che ancora una volta investe nel territorio, facendoci fare un salto in avanti nello sviluppo urbanistico e culturale della città. Oggi come 5 anni fa, riteniamo necessaria l’istituzione di uno specifico Assessorato che consolidi i rapporti tra Comune e Università e che permetta a entrambi di remare con convinzione e passione nella stessa direzione.
La riqualificazione di piazza Pizzarello pone delle questioni fondamentali per il nuovo assetto di Macerata, che in questo modo farà cambiare volto a un intero quartiere e alla città. La politica ha la responsabilità di recuperare i rapporti con le periferie e, appunto, con i quartieri. Quella che ci viene offerta da questo recupero urbanistico è una grandissima opportunità, per tutti i maceratesi. Con l’istituzione del nuovo polo didattico, sarà auspicabile che il Terminal dei pullman extraurbani sia spostato altrove. Abbiamo una grande occasione per aprire un ragionamento sulle scelte di riconversione urbanistica da fare e su scelte legate alla mobilità. Per noi il luogo naturale del nuovo Terminal dei pullman extraurbani resta il parcheggio davanti al Palazzetto di Fontescodella, a oggi abbandonato all’incuria. Con lo spostamento del Terminal abbiamo l’opportunità di recuperare e riqualificare un altro spazio della città; tra l’altro abbiamo l’opportunità di intercettare fondi europei che premiano operazioni che vanno nella direzione della mobilità sostenibile; si sposterebbe il traffico su gomma in una zona meno centrale e ben collegata, a due passi dalla Galleria Due Fonti e dalla strada provinciale Mattei, evitando ai pullman extraurbani di girare pericolosamente per il centro della città e grazie all’integrazione dei servizi tra bus urbani ed extraurbani l’offerta del trasporto pubblico migliorerebbe considerevolmente. Allo stesso tempo, con questa operazione, piazza Pizzarello svuotata dai pullman extraurbani diventerebbe un’ulteriore occasione di ragionamento sullo sviluppo della città. Nell’enorme spazio dove oggi transitano e sostano i pullman extraurbani, potrebbe sorgere un grande Mercato polifunzionale. Un luogo produttivo, alle porte della città, di incontro diretto tra produttore e consumatore, un luogo dove ricomporre la nostra Comunità, attraverso la qualità e l’eccellenza dei prodotti del nostro magnifico territorio”.

 

Un’altra idea

Ferma restando la scelta di UniMC e condividendo la necessità di spostare il Terminal dei bus extraurbani, ci sarebbe da considerare un’altra possibilità. Il luogo, oltre il mercatino, aveva la naturale vocazione a parcheggio. Ripristinandola si potrebbe liberare corso Cavour dalle auto autorizzate a parcheggiare sul lato sinistro e da quelle non autorizzate a parcheggiare sul lato destro. Il traffico sarebbe più scorrevole, meno inquinante, e la zona, con il nuovo e spazioso parcheggio, sarebbe maggiormente servita per la gioia dei commercianti, dei residenti e di chi vuol andare in centro ripristinando il servizio di mini bus, che oggi sarebbero elettrici, risolvendo un problema di accesso al centro storico e, in parte, riducendo l’inquinamento ambientale.

30 ottobre 2019

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