Andrea Marchiori fa il punto sulle mense scolastiche a Macerata

Andrea Marchiori, Consigliere comunale di Macerata in quota Lega, commenta le esternazioni della giunta Carancini sulle performances delle mense scolastiche cittadine: “L’assessore Monteverde non ha motivo di esaltarsi nella gestione delle mense scolastiche. Per la maggioranza delle famiglie maceratesi il costo è aumentato del 35% mentre è rimasta invariata la quota del Comune impedendo così di liberare risorse da destinare al miglioramento di asili e scuole. Spieghi piuttosto la sinistra come mai vorrebbe togliere i crocifissi dalle scuole perché laiche e poi dispone che, per motivi religiosi, si preparino pasti differenziati con dispendio di energie e accentuazione delle distanze tra i bambini”.

Domanda ancora il Consigliere leghista: “Il rapporto tra qualità e sostenibilità oggetto di encomio da parte dell’assessore Monteverde è reale? Chi ha verificato la qualità visto che ai rappresentanti dei Comitati mensa è stato sempre negato di avere accesso ai dati di filiera con tanto di bocciatura di una mozione specifica? Perché la giunta sorvola sulla sostenibilità? Forse la riforma del sistema di contribuzione, fortemente voluto dalla sinistra nel 2016, ha prodotto risultati pessimi?”

 

I numeri

Il servizio mense è costato lo scorso anno 1,8 milioni di euro, di cui il 25% per l’acquisto delle derrate alimentari, il 5% per il trasporto, acquisto e manutenzione attrezzature, prodotti igienici, consulenze, arredi, piatti bicchieri e posate e ben il 70% per costo del personale che è pari a 47 unità (cuoco coordinatore, 18 cuochi e 28 aiuto cuochi). Tanto per dare un parametro di valutazione, il personale della Polizia Municipale è composto da 39 unità e gli operai del settore ambiente sono solo 4.

Dati alla mano Marchiori spiega: “Il fallimento del nuovo metodo di contribuzione è certificato dal fatto che la metà delle famiglie maceratesi rinuncia a spendere tempo e denaro per presentare l’attestazione isee e pagare pochi centesimi in meno il pasto. Sui 2.410 alunni totali ben 1.439 pagano la quota massima delle famiglie con isee superiore a € 50.000. È evidente che non corrispondono alla reale entità dei redditi dei maceratesi: quelli con isee da 40 a 50 mila euro sono soltanto 16. Per la maggioranza delle famiglie il costo del servizio è aumentato, quindi, del 35%”.

27 ottobre 2019

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