Di padre in figlio, da nonno a nipote, la passione per le auto d’epoca è un insegnamento da tramandare, insieme all’amore per quello che è un vero e proprio patrimonio culturale da non mandare disperso.
Lo hanno raccontato molti degli equipaggi di Sibillini e dintorni all’arrivo in piazza della Libertà ieri sera per la dodicesima Rievocazione storica del Circuito della Vittoria che si è contraddistinta per la partecipazione di giovani e famiglie.
Le storie dei partecipanti
“I figli non condividevano la sua passione, quindi l’ex proprietario di questa spettacolare Jaguar SS del 1936 l’ha voluta mettere all’asta perché andasse a qualcuno che davvero tenesse ad averla e ne capisse il valore”, ha confessato Pietro Piacquadio dalla Puglia.
Da Maranello a cavalcioni della Triumph Tipo H del 1917 sono arrivati un giovane papà, la moglie e una dolcissima bimba di due anni e mezzo nel sidecar.
C’è stato anche chi ha raccontato di prendere parte a raduni fin da ragazzo con la stessa auto, perché è sempre stata della famiglia. Oltre novant’anni di storia personale intrecciata alla storia dell’automobilismo.
I ringraziamenti
Al termine della Rievocazione storica, una volta parcheggiate le auto in bella mostra in piazza della Libertà, gli equipaggi sono stati accolti nel cortile di Palazzo Conventati dall’assessore allo sport del Comune di Macerata, Alferio Canesin, che ha dato il benvenuto dell’Amministrazione agli amici di Sibillini e dintorni, invitando tutti a conoscere Macerata in tutta la sua bellezza e nella sua ospitalità.
Un ringraziamento sentito ai partecipanti è stato rivolto anche da Pino Nardi, presidente del Club Motori Storici maceratese, che ha messo in luce l’apprezzamento per quanti hanno portato i propri mezzi superando difficoltà incontrate per via della distanza e dell’età delle vetture.
Difficoltà nell’assegnazione dei premi
Bolidi, equipaggi e racconti che hanno affascinato il pubblico presente e la giuria presieduta dalla presidentessa CRI comitato di Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti, che ha confessato la grande difficoltà nella scelta dei premiati.
Del Balzo Ruiti nel consegnare tre ex-aequo, attribuiti col cuore e non per motivazioni tecniche, ha sottolineato come il legame di amicizia con la manifestazione, gli organizzatori e i partecipanti sia fondato sulla comune passione di prestare soccorso a chi ha bisogno.
La giuria
La giuria era composta, oltre che da Canesin e dalla Del Balzo, dall’imprenditore Sandro Parcaroli, dal presentatore Paolo Notari, da Emanuela Balelli presidente del Centro Studi Carlo Balelli, dal direttore generale della Fondazione Carima Gianni Fermanelli, e dall’assessore al bilancio del Comune di Appignano Osvaldo Messi.
I premiati
Sono stati premiati tre equipaggi: quello a bordo della Jaguar E Type del 1967per aver fatto rivivere con la loro auto le atmosfere trasgressive a cinquant’anni da Woodstock; l’equipaggio più elegante a bordo di una Fiat 508 3 Marce ‘Balilla’ del 1933 e, ultimo ma non ultimo, quello sull’auto più antica la Peugeot Tipo 69 Bebè del 1905.
L’ultima giornata
Oggi la mattinata dell’ultima giornata del raduno di auto d’epoca è stata dedicata a Pollenza e al Corridomnia. Nel pomeriggio, dalle 17, una selezione di vetture è in esposizione in piazza Mazzini durante la visita ai musei civici degli equipaggi. Allo Sferisterio, alle 21, la tradizionale serata di beneficenza a conclusione della manifestazione.
Collaboratori e sponsor
Sibillini e dintorni è realizzato con la collaborazione di ASI e CRI-comitato locale di Macerata e con il sostegno dei Comuni di Macerata, Appignano, Corridonia, Petriolo, Porto Recanati, San Severino Marche, Pollenza. Partner della manifestazione sono l’Università degli studi di Macerata, ALAM, APM, e Società Filarmonico-Drammatica.
Sponsor di Sibillini e dintorni sono Banca Mediolanum ufficio di Macerata, Tecnostampa, Tecnosteel, Comet-Rema Tarlazzi, MC Consulting Unipol Sai, BCC Recanati e Colmurano, Polo Diagnostico Salus Villalba, Corridomnia, La Filarmonica Ristorante, Netcubo Informatica. Silvestri verniciatura è partner tecnico.
Foto di Giuseppe Saluzzi
24 agosto 2019