Ennesino, nuovo libro del professor Giovanni Carnevale (ne abbiamo perso il conto!) per l’occasione scritto in collaborazione con Domenico Antognozzi, edito dalle Edizioni Simple di Macerata. Dunque, nuovo libro ed ennesimo successo alla prima presentazione al teatro Don Bosco, con un bel pienone di pubblico, tanta attenzione e tante domande alle quali ha risposto, con la solita verve, l’ormai anziano ma battagliero professor Carnevale. Pochi giorni dopo altro successo a “Macerata Racconta” dove, questa volta, Domenico “Mimmo” Antognozzi ha presentato il volume da solo. Affermare “nuovo libro” non è proprio corretto. Infatti è stato tratto da vecchi appunti del professore, che in seguito, implementati con ulteriori acquisizioni e ricerche, hanno dato origine a più volumetti, 13 per la esattezza. Il perché di questa pubblicazione lo spiegano gli autori nella introduzione: “…la pubblicazione di 13 volumi … resta valida e costituisce una miniera di notizie logicamente collegate fra loro. Esse saranno una base indispensabile per gli studiosi che volessero continuare ad approfondire … Questo volume è rivolto a quelle persone non amanti del ‘mordi e fuggi’ ma che alla conoscenza visiva dei luoghi uniscono anche l’interesse di capire l’anima dei luoghi stessi che rischiano di cadere nell’oblio, ridando voce a quanto del passato ha ancora motivo di farsi ascoltare. … Noi abbiamo cercato di scrivere un libro che si muova tra l’enciclopedismo delle notizie e la voglia di fare un’opera antologica di facile lettura arricchita di citazioni e di pertinenti illustrazioni”. È proprio così, ci sono pagine ricche di foto, mappe, disegni che aiutano la comprensione dei testi. Questi scorrono agili sotto l’occhio del lettore quasi che il libro storico sia diventato un piacevole romanzo. Sono più di 350 pagine divise in due parti. La prima, intitolata “Carlo Magno fondò Aquisgrana in Val di Chienti”, contiene sei sezioni in cui si può seguire un percorso storico che va dall’800 fino all’anno 1000. Nella seconda parte denominata “Nuove luci diradano grossi equivoci sulle origini dell’Europa” il discorso continua su architettura, sul Capitulare de Villis e ancora Ottone III, Federico Barbarossa, il dittico di Rambona. Insomma, chi volesse capire come è andata la storia basta che legga e chi volesse approfondire ha note bibliografiche a non finire.
Fernando Pallocchini
14 luglio 2019