Salviamo le nutrie civitanovesi, bestiole piene di gioia di vivere

Lungo il basso corso del Chienti vivono delle nutrie, una minuscola colonia si trova sull’ultimo tratto del canale parallelo allo stesso fiume, nel territorio del Comune di Civitanova Marche (MC).

 

La nutria

La nutria (Myocastor coypus), o più esattamente castorino, è un erbivoro originario della Patagonia e diffuso in America meridionale, un tempo allevato per la pelliccia. È un roditore di dimensioni modeste dal bel mantello marrone scuro; teme il freddo, è diffidente e timoroso. Vive lungo corsi d’acqua dalla corrente leggera e si nutre di vegetazione acquatica e incolta. Come ha scritto il biologo dottor Samuele Venturini nella sua presentazione “Le verità sulla nutria”, essa è in grado di vivere in equilibrio e in armonia con l’ambiente scelto (se non è stato degradato dall’uomo). È un animale sociale, intelligente e pulito. Lo stesso biologo ha scritto che la nutria non è considerata un pericolo a livello igienico-sanitario. Non è da confondere con i grossi topi di fogna (pantegane), né con le lontre; la nutria ha la dentatura idonea per nutrirsi solo di vegetali. È una bestiola che esiste da 30 milioni di anni; in sud America sono stati trovati fossili risalenti all’Oligocene. Fu importata in Italia negli anni Venti del Novecento per la pelliccia. In sud America e nell’est Europa è considerata un animale da compagnia (pet) per la sua indole veramente docile e pacifica; è in grado di donare affetto e interagire.

 

La colonia civitanovese

La piccola colonia che vive nella zona di via Martiri delle Foibe è composta da circa 5 esemplari che si fanno ammirare solo a primavera. È piacevole ed educativo per i giovani vederle giocare e rincorrersi in acqua durante le belle giornate. Aiuta a capire che è meglio vivere in armonia con la natura e non in un ambiente inquinato e senza vita. È bello osservare un canale o un fiume inquinato di pesticidi e metalli pesanti? L’anno scorso girai un breve filmato su quelle nutrie e lo inviai al dottor Marco Cervellini, responsabile scientifico di Legambiente locale. Recentemente, durante una passeggiata, ho visto di persona una coppia di turisti di lingua inglese transitare in via F. T. Marinetti e avvicinarsi al canale per fotografare e ammirare questi simpatici mammiferi, somiglianti alle lontre, per quanto riguarda la vivacità e la gioia di vivere.

 

Ci sono anche gli aironi bianchi

Il canale è frequentato anche da qualche piccolo airone bianco la garzetta (Egretta garzetta). Ricordo un commovente film anglosassone dedicato a una lontra, credo sia “Ring of Bright Water” (“Addio Miccy” in Italia) del 1969. Sono trascorsi solo 50 anni ma all’epoca i corsi d’acqua di tutto il mondo erano ancora molto più puliti di oggi. Le acrobazie acquatiche delle nutrie rallegrano le camminate delle persone sensibili di tutte le età. Questa minuscola comunità non causa danni e non arreca disturbo, è una delle pochissime che vive in un ambiente naturale nell’ambito del territorio comunale di Civitanova Marche. Non si capisce dunque perché tutta la cittadinanza debba perderla a causa di qualcuno che odia gli animali e vuole sterminarli o cacciarli. Conserviamo questa nicchia di biodiversità, dove può essere ammirata da turisti, passanti e scolari di tutte le età.

 

Per favore: non inquiniamo!

Non spariamo a zero per rompere quel poco che ancora ci lega alla natura, una volta spezzato questo cordone ombelicale le conseguenze per la nostra salute ed esistenza saranno imprevedibili e spiacevoli. Piuttosto bisogna smettere di gettare rifiuti quali bottiglie di plastica, lattine di alluminio, pacchetti e cicche di sigarette e quant’altro lungo le vie cittadine, negli spazi verdi, nel canale e alla foce del Chienti. A monte del ponte stradale sul canale di via F. T. Marinetti, e prima di quello ferroviario sul lato sinistro, vi è uno scarico fognario dal quale esce di frequente acqua con schiuma! Forse sarebbe il caso di controllare. In una scheda di Progeconatura, onlus presieduta dal dottor Venturini, si legge che la nutria è parte della fauna selvatica italiana, poiché specie naturalizzata e tutelata dalla legge nazionale 157/92, e ha tutto il diritto di esistere.

 

Un parco scientifico-culturale

I docenti di Scienze Naturali dell’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci, di via Nelson Mandela, hanno suggerito agli alunni di osservare questi vicini abitanti “in natura” senza disturbarli, per iniziare ad apprendere i metodi di studio e di ricerca delle discipline quali biologia applicata, ecologia ed etologia. Così si legge in una nota del 9 marzo 2018, stilata dal professor David Fiacchini e diretta alla comunità scolastica. Lo stesso professor Fiacchini, insieme con gli altri insegnanti di Scienze Naturali del Liceo “Leonardo da Vinci”, sta portando avanti, dal marzo 2019, il progetto: “Per un parco scientifico-culturale” nella zona di via Mandela, nei pressi del luogo dove vivono le nutrie di cui si è raccontato. Esso comprende una stazione meteorologica, un osservatorio astronomico e il recupero di una zona incolta prossima  a questo plesso scolastico composto di tre Licei, per un totale di 1.700 alunni. Questa iniziativa pluridisciplinare di studio della biodiversità e recupero naturalistico è arrivata tra le dieci finaliste al concorso nazionale video contest “Urban Nature 2018/19”. Urban Nature è la festa della biodiversità urbana, organizzata dal WWF Italia. Sul sito si legge: “Ma ciascuno di noi, ogni giorno, può fare qualcosa per la natura in città”.           

Eno Santecchia

Foto Antonio Pettinari

17 giugno 2019

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