Il Rotary Club Macerata accoglie tre nuovi soci

In occasione della conviviale svoltasi lunedì 20 maggio, il Rotary Club di Macerata ha dato il benvenuto a tre nuovi soci, tre importanti personalità e professionalità che con la loro opera quotidiana contribuiscono alla promozione del tessuto economico, produttivo e sociale del nostro territorio: Giorgio Menichelli, Segretario interprovinciale di Confartigianato Imprese (Macerata, Fermo, Ascoli Piceno), Simone Panduri, direttore del Servizio Idrico Integrato APM e Francesco Prioglio, direttore generale APSP IRCR Macerata.

Il Presiedente del Rotary Club Macerata, Stefano Quarchioni  ha accolto i nuovi soci, ricordando  che il  Rotary  è  una  organizzazione  che  comprende  gli  esponenti  di  varie  professioni  e  settori  di  attività, impegnati a  sostenere  standard professionali  di  altissimo livello, poi continua: “La  nostra comunità  conoscerà  il  Rotary  anche  attraverso  la Vostra  persona,  che incarna il carattere  e  l’ideale  di  servizio verso il  prossimo, quindi come dice in nostro Presidente Internazionale, siate di ispirazione”.

Ospite Relatore della serata è stato l’architetto Filiberto Bracalente, Past President del Rotary Club di Civitanova Marche e direttore dell’AHA (Academic Horizon Abroad) Macerata, centro che ogni anno accoglie decide di studenti delle più importanti università americane che scelgono le Marche, e la nostra città in particolare, per la loro formazione universitaria e fare esperienza nell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

Appassionato ed esperto di storia e urbanistica, Bracalente ha permesso ai presenti di approfondire la conoscenza di un’altra eccellenza marchigiana, un grande uomo di Chiesa che ha cambiato il volto di Roma nei pochi anni del suo pontificato alla fine del Cinquecento, Papa Sisto V.

Felice Peretti  è nato a Grottammare nel 1521 ed eletto al soglio di Pietro nel 1585, “il Papa tosto” – com’è stato definito – fu una figura unica e controversa: scettico nei confronti dei miracoli, fu promotore di una vera trasformazione urbanistica della Capitale secondo i canoni rinascimentali: a lui dobbiamo l’apertura di strade come la famosa via Sistina, il restauro di obelischi egizi, fontane, ponti e la realizzazione dell’acquedotto della “Acqua Felice” che porta il suo nome.

Rotary Club di Macerata

28 maggio 2019

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