Dispongo qualcosa che sia in me… “Dispongo qualcosa che…”

Dispongo qualcosa che sia in me,

che sia per me,

senza precipitare, senza incendi

scoppiati in faccia o sulla giostra,

senza amare; e con gli occhi scuri,

sciacalli di niente, sopra e sotto di me

e santi semplici, come la vita,

che smurano l’intero mondo,

che spalancano gli occhi

ad ogni nuova scossa

di terremoto, ripetuto e interminabile

e imperscrutabile,

e che sanguinano, sanguinano,

nel buio che ogni volta si fa,

nel caos che tutto urla

e ogni volta si disfa e poi lieve si rifà.

Elisa Eötvös

26 maggio 2019

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