Se ne andrà
il soffio della vita
com’esule viandante
menzognero…
Queste mani non potranno
più accarezzare,
o agili dipanare
la lana e il filo.
Rigide rimarranno.
Gli occhi ciechi
nel vuoto incavo,
non vedranno: le sfumature,
i contorni, i colori, le colline,
il cielo e il mare…
Non udrò i suoni del creato
e sinfonie vaganti di
arpeggi di note.
L’urlo del vento invano
sibilerà come un mantra
nella brughiera.
Sole, luna e stelle
saranno spente del
loro brillio!
Le rose sbocceranno
all’amore…
Ma, muto
resterà il loro invito!
Pioggia, neve e gelo torneranno
a regalare l’inverno e il Natale…
Dolce malinconico Natale con
le sue inutili promesse.
Il freddo, il buio e
l’immobile, saranno i miei
compagni di viaggio.
Putrido, passerà il Tempo
trascinando nel suo ingiusto
e umiliante miasma, anche
i sentimenti e le emozioni…
le bellezze e perfezioni…
gli amori più forti e puri!
E l’esule Viandante
menzognero, se ne andrà:
ladro di vita!
Fulvia Foti
20 maggio 2019