“Lingue in scena”: per gli studenti del Liceo Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata è stata un’occasione che non si potrà più scordare. Un appuntamento col teatro multilingue, organizzato da 19 anni dal comune di Torino, in collaborazione con diversi enti, fra cui l’Alliance Française, L’Institut français e il Goethe Institut. I ragazzi del liceo Leopardi, accompagnati dai professori Fabio Macedoni e Maria Emilia Corbelli, hanno partecipato con la pièce “Une fontaine de fables”, liberamente tratta da La Fontaine, per la regia di Francesco Facciolli.
Il Festival Studentesco Europeo di Teatro Plurilingue, che si è svolto dal 13 al 17 di questo mese, ha ospitato scuole provenienti dalla Germania, dalla Francia, dall’Irlanda, dalla Grecia, dalla Romania e dall’Italia. Oltre agli studenti maceratesi, si sono esibiti anche quelli del Liceo Pascoli di Firenze, del Liceo Monti di Asti e della scuola media Peyron di Torino.
Tutti rigorosamente in lingua straniera, pur se la lingua italiana qualche momento di visibilità l’ha sicuramente avuta. Inoltre, con un progetto messo a punto a distanza e poi assemblato nella settimana del festival dal regista Marco Alotto, è stato rappresentato “Woyzeck” di Georg Büchner. Uno spettacolo a più mani, a più attori veramente, in tutte le lingue dei gruppi presenti.
Si è trattato di una esperienza significativa, aperta al dialogo, all’incontro e, sicuramente, alla pratica linguistica.
Stefania Rossico, ideatrice di questo festival, ha fatto gli onori di casa ai ragazzi del liceo, non mancando di complimentarsi, a spettacolo ultimato, per la bella performance e per la geniale idea teatrale proposta. Parole di elogio sono venute anche dalle altre personalità presenti.
“Bravi! – ha esordito la dottoressa Ressico – Continuate così, con la passione e col cuore che avete mostrato in questa rappresentazione. Siete stati stupendi ed avete dato una dimostrazione di grande preparazione”.
Angelica Nicole Ricca, Elisa Re, Matilde Maracci, Leonardo Sperandini, Simona Lo Bosco e Gaia Giustozzi gli studenti che hanno rappresentato l’opera, accompagnati con la fisarmonica dalla professoressa Maria Emilia Corbelli.
“Questo esperimento – commenta la dirigente Annamaria Marcantonelli – apre un filone, diciamo che prepara la strada anche ad altre situazioni analoghe. Nel nostro liceo si sta lavorando molto in questa direzione, anche con ottimi risultati. Credevo, e credo ancora di più, che il teatro sia una disciplina altamente formativa, validissima per la crescita dei ragazzi. Proprio in questi giorni un altro gruppo parte per il festival del teatro antico di Siracusa, selezionato per la seconda volta consecutiva. Ma al di là dei riconoscimenti, che comunque gratificano il lavoro, sono del parere che queste situazioni abbiano delle grandi chances di maturazione a favore dei nostri studenti”.
20 maggio 2019