Troveremo un luogo insieme… ma insieme con chi?

Gioco, bambina, con i pezzi di cristallo del lampadario di casa mia. Mamma ha smontato le gemme e ora lo sta pulendo: “Emanuela stai attenta! sono fragili, attenta a non romperli!” Inizio a giocarci, li punto verso il sole che illumina la stanza. Mi entusiasmo per i bei riflessi colorati che si proiettano sulle pareti, i miei occhi non sanno dove posare lo sguardo! Il mio piccolo mondo ora è tutto qui, mentre sono circondata dai colori… Credo che le nostre vite siano fragili come il cristallo. Crescendo, spesso smettiamo di giocare con i riflessi di luce, e vediamo la vita rompersi in mille pezzi, schegge sparse nell’anima dagli avvenimenti, dalle persone che nel tempo ci hanno ferito. Cammino ogni giorno in mezzo a gente che parla di ovvietà, i bla bla bla si perdono nell’aria mentre io sto dentro una bolla, in preda all’orticaria a causa dalla loro superficialità. Cammino per una strada lastricata di note musicali, solo mie, che gli altri non riescono a percepire in me, perché suonano una melodia stravagante, che non va di pari passo con la generale, banale, idea del vivere inserita in una colonna sonora prestabilita da tempo. Comunque vada continuerò a seguire la mia brezza ribelle e liberatrice, magari incontrando la persona che io stavo cercando. Ecco… ascoltate… The Zephyr Song – Red Hot Chili Peppers.

Emanuela Ginevra

14 maggio 2019

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