Reportage dalla Giordania: origini del “Terra Santa College”

Durante il mio soggiorno ad Amman nel maggio del 2016 riuscii a visitare il “Terra Santa College”, un grande, frequentato e ben tenuto plesso scolastico francescano. Avevo progettato di vederlo alcuni mesi prima di partire. È sito in uno dei migliori quartieri della capitale, in Ahmad Shawki Street. Dopo la prenotazione incontrai il direttore, padre Rashid Mistrih, per un breve colloquio. Non poteva essere più lungo, la sala d’attesa era piena di manager, più che di postulanti. Padre Rashid è il nipote di padre Vincent Mistrih, mio amico bibliotecario e traduttore presso l’archivio del Muski, al Cairo. Sul funzionamento di quell’ampio complesso scolastico la dottoressa Maria Elena Tavani, medico della scuola, proveniente da Parma, mi rilasciò una intervista pubblicata a pag. 269 del mio libro “Le orchidee del Chienti”. Mi regalarono un pesante libro illustrato in arabo e inglese sulle feste di diploma e di altro genere (in pompa magna) tenutesi nell’Istituto. Lo misi in valigia e lo donai a padre Vincent per la sua biblioteca cairota, non prima di averci scritto una dedica. Abuna Rashid accenna a come nacque quella struttura scolastica, molto apprezzata sin da subito.

Da chi e quando fu fondato il “Terra Santa College”?

“Nel 1948, allo scoppio del conflitto arabo-israeliano, noi avevamo una scuola, ossia il collegio di Terrasanta nella parte ovest di Gerusalemme. Durante quel conflitto i frati con gli studenti dovettero abbandonare l’edificio di Gerusalemme e con tante famiglie si trasferirono qui, oltre il Giordano, ad Amman nella capitale che stava crescendo. Giunsero soltanto con gli studenti delle classi del Liceo e affittarono un edificio dal signor Tufy Mahrar (oggi sede dell’ambasciata dell’India). Lì si svolsero le lezioni, per non fare perdere quell’anno scolastico ai loro allievi. Nello stesso anno 1948 hanno comprato questo terreno a Jabal Al-Weibdeh”.

Cosa c’era prima?

“Niente, era un terreno vuoto, un campo, lo hanno comprato così spazioso di 25 dunum  e poi hanno iniziato a costruire la scuola. Prima c’erano i nostri frati americani a iniziare la costruzione e la direzione del nascente collegio. Gli insegnanti erano gli stessi frati della comunità religiosa. Come padre Antony Bruglia, un  frate  americano, che era direttore e insegnava inglese e matematica. Poi ciascun frate passato di qua negli anni (oggi abbiamo 68 anni di presenza) ha dato del suo meglio. Ognuno ha cercato un po’ di ampliare, costruire o fornire il collegio di locali o di strumenti che necessitavano per scopi didattici e formativi. Ricordo per esempio: negli anni 1990-92 fu ingrandito l’esistente asilo, poi nel 1998 la Custodia di Terrasanta costruì il centro culturale, ossia il teatro che oggi usiamo per tutte le attività scolastiche. Nel 1998 perché ricorreva il 50° anniversario del Collegio, poi dal 2001-2002 quando sono stato nominato direttore del collegio, abbiamo iniziato l’opera di manutenzione e di ristrutturazione, per rinnovare tutto il Collegio per ciò che riguarda la struttura, ma anche fornirlo di tutti i locali e i laboratori di tecnologia, computer, smartphone, tutto ciò che può servire per migliorare l’apprendimento e il livello accademico. Nel 2011 abbiamo inaugurato l’area sportiva composta di una palestra, un campo di basket, di volley, di calcio, di atletica, ecc. Dopodiché abbiamo iniziato a costruire la nuova ala che si vede dalla finestra, della estensione di 4.500 metri quadri al fine di introdurre per il Liceo i programmi internazionali “Cambridge Program”. Ciò porterà questi ragazzi a ottenere un diploma internazionale britannico, che li aiuterà a iscriversi in qualsiasi Università nel mondo. Speriamo sia pronto entro 2 mesi così dall’anno prossimo 2016-17 incominciamo ad accogliere allievi. Questa è la storia in breve, ma essenziale”.

Visitando il monastero sito sul monte Nebo, notai nello shop alcuni libri (anche in italiano) scritti da padre Piccirillo. Purtroppo prevalse la volontà di non appesantire troppo le valige e non ne comprai. Cosa ci dice di padre Michele Piccirillo (1944 – 2008), frate minore e archeologo molto apprezzato?

“Padre Piccirillo è una pietra miliare nella storia religiosa della Giordania. Lui ha contribuito, dagli anni Settanta, a tutto lo sviluppo del monte Nebo cioè dove c’è la chiesa che ricorda San Mosè. Lì ha lavorato molto, anche continuando l’opera dei frati suoi predecessori come padre Bellarmino Bagatti. Padre Piccirillo era un biblista e archeologo molto appassionato che ha cercato di far luce su questi posti cristiani della Giordania. Li ha portati sul panorama internazionale con le sue conoscenze nelle Università fuori, anche scrivendo tantissimi articoli e libri. Ha fatto conoscere la Giordania cristiana antica a tutto il mondo”.

Eno Santecchia

27 aprile 2019

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