Figli adottivi e non – Molti anni fa una coppia di cittadini, avendo perso la speranza di avere figli propri decise di adottarne uno e scelsero ‘na creatura, un maschietto al brefotrofio di Fermo. Però il bambino cresceva gracile e malaticcio. Un giorno la signora andò in un fondo di sua proprietà e, vedendo il figlio del contadino, dell’età del suo, robusto e rubicondo, chiese cosa e quanto mangiasse. Rispose il contadino: “Ch’à da magnà’?! Magna ‘llo che magnìmo nù: pà de grandurco, fascióli e fòje cambagnòle. Lu fattu dè, sòra patróna, che nnoatri li fiji, li facimo da per nù!” (Che ha da mangiare?! Mangia ciò che mangiamo noi: pane di granturco, fagioli ed erbe di campo. Il fatto è, signora padrona, che a casa nostra i figli li facciamo noi stessi!).
26 aprile 2019