Riceviamo e pubblichiamo, dal gruppo consiliare maceratese del Movimento 5 Stelle: “Paradossale che da anni Bruno Mandrelli chieda una Commissione d’inchiesta per il ‘caso piscine’ e sia ignorato da quella che è ancora la sua maggioranza, seppur Mandrelli abbia fatto il passo clamoroso di uscire dal gruppo del Partito Democratico. Questa vicenda ha senza dubbio segnato la città, una città capoluogo che non ha un impianto natatorio definibile ‘degno’ di un capoluogo di provincia.
Le dichiarazioni di Carancini e di Ricotta
Chi ha la pazienza di leggere le dichiarazioni del Sindaco sulla questione non può che rimanere basito; continue promesse disattese e una dichiarazione stampa del 2013 che grida vendetta: “se non faremo le piscine mandateci a casa” a cui poi se ne sono aggiunte altre in campagna elettorale ancor più farlocche. Ma il Sindaco non è il solo, anche l’Assessore Ricotta, per il PD degno successore di Carancini, nel 2016 dichiarava “Per noi è un mancato rispetto del contratto non abbiamo intenzione di dare deroghe… Vanno rispettate le clausole oppure si andrà incontro a eventuali conseguenze penali e risarcimenti …”
Il “pollaio” allo stadio
Ci viene da pensare: “È questa la politica, baby!” Si fanno promesse mirabolanti che poi vengono disattese quasi sempre. La cosa che dispiace è che spesso i cittadini cadono in queste promesse per poi protestare dopo averli votati. Ricordiamo che non meno grave è la situazione dello stadio, che Carancini promise in piena campagna elettorale, prese il voto dei tifosi, spese in fretta (⅖ mesi) quasi 1milione di euro di noi tutti e… oggi abbiamo il parcheggio pubblico all’Helvia Recina che somiglia ad un pollaio.
Conflitto d’interessi?
Ma torniamo alle piscine fantasma. Il comportamento dell’Amministrazione è stato negli anni abbastanza curioso, come se si volesse evitare un litigio con un vecchio amico. Un paio di volte si sono aperti spiragli per annullare il contratto e chiedere penali sostanziose, ma per ragioni incomprensibili, o forse personali, non è stato mai fatto. Curiosa anche la storia della difesa di una delle società di Paci (rappresentante della Soc. Fontescodella Spa) da parte della moglie del Sindaco anch’essa avvocato. Come sottoscrittori assieme con Anna Menghi dell’interpellanza presentata eravamo speranzosi su un’ammissione di ‘sconvenienza/conflitto d’interessi’ da parte del Sindaco e invece abbiamo assistito a una presa di distanza da un atto che ha dichiarato non appartenere in nessun modo al suo studio (curioso però che l’indirizzo e-mail usato dalla Signora Carancini per trasmettere atti di difesa fosse quello dello Studio Legale Carancini!).
L’importo irrisorio
Quello che speriamo profondamente è che i maceratesi non vogliano ancora affidare a questa incapace maggioranza (PD in primis) l’onore e l’onere di dotare la città di quel polo natatorio che da anni legittimamente aspettano. I termini della transazione, per un importo irrisorio (700mila euro) di cui circa 300mila euro da restituire all’Università, con enorme danno per la città, ci sembrano davvero spostati a favore della Fontescodella Spa che non vorremmo si ripresentasse, sotto mentite spoglie, alla prossima gara d’appalto.
Magari ci fosse stato un Commissario prefettizio!
In questo panorama desolante spicca una Giunta che non sbaglia mai, nonostante l’elenco dei fallimenti aumenti di giorno in giorno. Ci siamo mai domandati quanti disastri urbanistici, sociali ed economici avrebbe subito in meno la nostra città se, negli ultimi 10 anni, la sua amministrazione fosse stata affidata anche solo ad un Commissario anziché all’incapacità del Sindaco Carancini?
La nostra risposta è che la nostra splendida città sarebbe stata più bella, con meno mostri urbanistici, con più coesione sociale, con una cultura per tutti e non solo di élite, con una cura e decoro sicuramente migliore, con scuole ben dislocate e sicure.
La Commissione d’inchiesta
Ma tranquilli, in un annetto Ricotta, pur di essere eletto Sindaco, farà partire un sacco di cantieri, senza probabilmente portarne a termine uno, facendo finta di fare tutto quello che non si è fatto in 9 anni. Il Movimento 5 Stelle comunque non demorde e sull’argomento ha condiviso, con gli altri gruppi di opposizione, la sottoscrizione della richiesta per la formazione di una commissione consiliare d’inchiesta, opportuna per chiarire non solo le situazioni quantomeno intricate raccontate con minuzia di particolari dall’Avvocato Bommarito ma anche per evitare che un nuovo progetto per il Polo natatorio di Fontescodella possa veder partecipare alla sua realizzazione imprese prive del minimo di affidabilità. Se i cittadini o almeno la loro maggioranza sarà ancora vittima del tranello vorrà dire che “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
21 aprile 2019