Treia, partita l’iniziativa “Volontariato al servizio della comunità”

Gandhi, l’apostolo della nonviolenza, esortava i suoi compagni dicendo: “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. Un’esortazione essenziale per chi vuole farsi carico, con il proprio impegno personale, della necessità di cambiare la nostra società. Questa l’aria nuova che si respirava a Treia, la sera del 7 marzo 2019, durante l’incontro “Volontariato al servizio della comunità”. Una proposta di collaborazione sociale per coinvolgere le “figure del volontariato” già operative in città o desiderose di contribuire al progresso sociale e di aiuto disinteressato verso le fasce “deboli” della comunità. A promuovere la coraggiosa iniziativa tre associazioni locali di volontariato: Avis Treia, Auser Treia e Adesso Yoga. Altre se ne stanno aggiungendo…

 

L’obiezione

Qualcuno i presenti ha obiettato: “…A che pro indire quest’incontro quando la città manca di una amministrazione eletta che possa fare da ‘garante’ e dare ‘sostegno’ a un volontariato organizzato?” L’appunto si riferisce al fatto che in questo momento Treia è priva di un sindaco ed è amministrata da un Commissario prefettizio, in seguito alle dimissioni della precedente giunta per disaccordi interni alla maggioranza. Il fatto è che in questi giorni in città tira già aria di campagna elettorale e le fazioni guardano sospettose a qualsiasi iniziativa possa creare una aggregazione o interesse sociale, ma questo è un atteggiamento poco costruttivo che va evitato in una società matura.

 

La risposta

E la risposta evidente alle “obiezioni di convenienza” era fornita dalla sostanzialità dell’incontro, tenuto nella sala polivalente di via Cavour 29 (che funge anche da sala consiliare) e in verità la presenza istituzionale c’era eccome. Al tavolo dei relatori il primo della fila era il sub-commissario Francesco Senesi, incaricato dal Commissario prefettizio Salvatore Angieri a rappresentare il Comune, al suo fianco sedeva Orazio Coppe, responsabile dei Servizi alla Persona del Comune, seguito da Marina Lombardello responsabile del settore cure intermedie della Casa della Salute di Treia.

 

Gli interventi

Francesco Senesi, nel suo intervento, ha voluto confermare il sostegno istituzionale non solo attraverso la sua presenza ma ricordando che il Commissario prefettizio ha volentieri concesso il patrocinio morale e l’uso gratuito della sala per questa lodevole iniziativa che tende a creare una rete di operatori volontari a favore di persone svantaggiate.

Marina Lombardello ha elogiato l’impegno civico di chi non teme di mettersi in gioco per tessere una rete di solidarietà formata di vari nodi e fili, ognuno con il suo impegno personale, piccolo o grande che sia, collaborando allo svolgimento sinergico di servizi alle persone, in commistione positiva tra pubblico e privato.

Orazio Coppe ha sottolineato che per la prima volta, da vent’anni che agisce come coordinatore dei servizi sociali del Comune, ha potuto constatare che attraverso la presenza dei diversi relatori si sta di fatto creando un coordinamento socio-sanitario, coinvolgendo la casa di riposo comunale ed il reparto ospedaliero di lunga degenza. Egli si è poi soffermato sulla necessità di reperire volontari per lo svolgimento di vari servizi, per i trasporti dei mezzi pubblici sociali, per azioni d’intrattenimento e vicinanza e per l’assistenza di privati in condizioni di bisogno, giovani od anziani che siano.

Antonio Marcucci ha illustrato le finalità dell’Auser, una associazione nazionale che si prefigge di promuovere un “invecchiamento attivo” e contribuire così ad una società sana che consente l’incontro proficuo tra le varie fasce d’età e la trasmissione di conoscenze e di abilità. Egli ha fatto l’esempio della formazione di orti urbani in cui giovani ed anziani collaborano alla produzione alimentare ed al tramando, passeggiando insieme nella natura e mantenendo così anche un dialogo intergenerazionale.

Romina Angelucci, in rappresentanza dell’Avis di Treia, ha raccontato come è nata l’idea di collaborare assieme tra quelle associazioni di volontariato che sentono un’esigenza di lavorare per il bene collettivo. In tal senso ha invitato i presenti a contribuire all’opera, collaborando e lasciando al tavolo di accoglienza, gestito da Catia Castellani, la loro adesione al progetto di una rete di volontari indipendenti.

Barbara Rossetti, dell’associazione Adesso Yoga, ha sintetizzato in cinque punti i motivi dell’utilità di aderire ad azioni di volontariato sociale: sviluppare nuove abilità, sostenere una causa comune, conoscere nuove persone, connettersi con la propria comunità, espandere i propri orizzonti.

L’appello a partecipare a questo progetto, indipendente ed apolitico, è stato infine raccolto da un nutrito gruppo di presenti che hanno lasciato i loro nominativi per essere coinvolti in varie attività. Prossima mossa sarà un incontro operativo di coordinamento tra gli aderenti  per stabilire tempi, modalità e qualità delle partecipazioni alla Rete.

Paolo D’Arpini

8 marzo 2019

A 4 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti