La bandiera francese a Macerata secondo il sen. Arrigoni della Lega

Il senatore Paolo Arrigoni responsabile della Lega Marche sbotta all’ennesimo passo falso del sindaco di Macerata che ha esposto la bandiera francese sul civico palazzo: “Il sindaco Carancini riporta Macerata al Medioevo esponendo il vessillo per annunciare la sua partecipazione alla crociata pro Francia. Insomma, fa il Brancaleone, ma più che reincarnare un mito del cinema scivola su una preoccupante mitomania. Qualcuno gli dica che l’appello del presidente Mattarella non era indirizzato a lui ma al premier e al ministro degli esteri. Che Carancini non avesse gran dimestichezza con regole e buon senso si è visto in più di un’occasione ma devo prendere atto che ogni volta è come se alzasse l’asticella. Un sindaco non può ignorare che c’è uno specifico protocollo per l’esposizione delle bandiere perché la bandiera rappresenta lo Stato e lo Stato è cosa di tutti”.

Arrigoni cita a proposito di quest’ultima affermazione il regolamento in cui si legge testualmente che per l’esposizione in sedi o occasioni diverse da quanto riportato dal protocollo si agisce esclusivamente secondo direttive emanate caso per caso dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero, in ambito locale, dal prefetto.

Conclude Arrigoni: “Non mi risulta che la Prefettura di Macerata abbia dato alcuna autorizzazione quindi Carancini tolga le bandiere francesi. Nessun sindaco può esprimere il suo punto di vista politico utilizzando uno strumento così fortemente istituzionale. Se proprio vuole portare avanti la sua crociata lo faccia dal balcone di casa sua, non da quello dei maceratesi”.

10 febbraio 2019

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