Non vi fu, scuola superiore.
Mai fu ricco di favori
il mio tempo
e così sospesa
al di sopra d’una realtà
infida e senza pace
e armata
ho scelto di fare colazione
sola con il mio angelo
ogni giorno
in prati ispidi,
in nomi assurdi,
in finestra ultraterrena
e in libri negoziati e letti.
Ed è così che ho le mani incerte
e dalla memoria afflitta,
quando un pipistrello scontento
mi cerca ingelosito
in faccia, sfidandomi e togliendo
ogni magia al mondo.
27 gennaio 2019