Emendamento “Blocca-Trivelle” ecco gli effetti nelle Marche

Ci comunica la onorevole Patrizia Terzoni (M5S), vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sull’emendamento “Blocca-trivelle” appena approvato: “Sospesi 3 permessi di ricerca e 1 istanza di ricerca in terraferma nonché 1 permesso di ricerca, 3 istanze di permesso di ricerca e 1 permesso di prospezione in mare per un totale di 9 tra titoli già vigenti o istanze presentate dai petrolieri: questi gli effetti concreti per le Marche dell’emendamento ‘Blocca-trivelle’ al DL Semplificazioni approvato in Senato grazie all’azione del M5S. Poniamo finalmente le basi per abbandonare le energie fossili; dobbiamo uscire da quel mondo che sta mettendo a rischio la vivibilità stessa del Pianeta con i cambiamenti climatici”.

Per far capire di cosa parliamo, basta guardare la mappa delle istanze di ricerca e prospezione in mare allegate al comunicato stampa. Praticamente tutto il mare antistante la regione era nelle mire dei petrolieri.

 

Cosa prevede l’emendamento

1) La definizione entro 18 mesi di un Piano che dovrà definire le aree idonee e inidonee per le attività connesse agli idrocarburi

2) Nelle more della definizione del piano, la sospensione fino a 24 mesi della vigenza e degli iter amministrativi di valutazione relativi a: 
-Permessi di Ricerca già vigenti; 
-Permessi di Prospezione già vigenti; 
-Istanze di permessi di ricerca;
-Istanze di permessi di prospezione. 

3) Per le concessioni di coltivazione e le istanze di nuove concessioni di coltivazione, sulle quali non si poteva intervenire direttamente per via del legittimo affidamento e i rischi di cause in quanto si trattava di titoli già rilasciati, si prevede comunque che non siano possibili richieste di proroga qualora il Piano le situi in aree non idonee.
4) Nelle aree che il piano indicherà come inidonee i permessi di ricerca e di prospezione e tutte le istanze per nuovi permessi saranno revocati. In quelle giudicate idonee i procedimenti riprenderanno.

5) Il Piano farà la Valutazione Ambientale Strategica garantendo la partecipazione di enti pubblici, associazioni e cittadini che potranno presentare osservazioni. 

6) Le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi non saranno più di pubblica utilità.

7) Aumentano i canoni che i petrolieri pagano a kmq per ottenere le aree, che sono diverse dalle royalty (che invece si pagano sugli idrocarburi estratti).

 

Effetti immediati

Gli effetti immediati del provvedimento, se approvato definitivamente nella forma attuale, nelle Marche e nel tratto di mare Adriatico antistante la regione, saranno i seguenti.

Terraferma – Sospensione temporanea di:

-n.3 permessi di ricerca vigenti (Montottone, S. Maria Goretti e Settecerri);

-n.1 istanza di permesso di ricerca (Corropoli).
Le concessioni di coltivazione già vigenti in mare non avranno conseguenze, almeno fino alla definizione del Piano.

Mare antistante le Marche – Sospensione temporanea (fino a 24 mesi) di:

-n.1 permesso di ricerca già vigente (codice: B.R 273.EN);

-n.3 istanze di permesso di ricerca (codici: D503 B.R-.CS, D506 B.R-.EN, D507 B.R-.EN);

-n.1 istanza di permesso di prospezione (codice: D1B.P-.SP).
Anche in questo caso le concessioni di coltivazione già vigenti in mare non avranno conseguenze, almeno fino alla definizione del Piano.

Spiega la onorevole Patrizia Terzoni: “Finalmente grazie all’azione del M5S si porrà ordine in un settore dove i petrolieri facevano il bello e il cattivo tempo. Prevedere un Piano è un fatto di civiltà, perché permette di avere quel quadro d’insieme indispensabile per decidere in maniera consapevole. A esempio, quante aree d’interesse per le falde idropotabili sono interessate da titoli minerari o da richieste? Quante aree sismiche? Finora si decideva volta per volta, istanza per istanza, senza avere queste informazioni fondamentali. In ogni caso la questione sempre più impellente dei cambiamenti climatici impone quanto prima l’abbandono delle fonti fossili il cui uso sta uccidendo il Pianeta. Abbiamo già le tecnologie per sostituirle, dalle rinnovabili all’efficienza energetica. Sono già il presente e domineranno il futuro. Chi pensa di difendere le fossili fa una battaglia di retroguardia contro salute e diritti delle future generazioni e anche contro l’economia del paese”.

26 gennaio 2019

 

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